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Le guerre sociali
colore argento
diametro (25÷26)mm 
peso (5,07±0,02)g
asse di conio 1h
tondello ferromagnetica
fig. 1
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Roma, 11.3.2008
Denario italico1, zecca sannita o lucana, 90÷88 a. C., Sydenham 636 (pag. 93), indice di rarità (7).

Descrizione sommaria:
D. Testa elmata dell'Italia a destra, dietro corona, in basso, 2.3
R. I Dioscuri cavalcano in direzioni opposte e guardano indietro, sorreggendo lance invertite; una stella sopra la testa di ciascuno di essi; in esergo .4

La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati: 

  1. http://www.coinarchives.com/a/results.php?results=100&search=mutilus+and+italia5  Classical Numismatic Group > Mail Bid Sale 57 Auction date: April 4th, 2001 Lot number: 942 Price realized: 2,800 USD Lot description: Estimate $3000 The Social War. Coinage of the Marsic Confederation. C. Papius Mutilus. 90 BC. AR Denarius (3.74 gm). Helmeted head of Roma right, wreath behind / The Dioscuri on horseback riding away from one another. Campana 4 (D3/R4); Sydenham 635. Heavily toned, near EF/EF. Rare. ($3000) The revolt against Rome of her Italian allies (socii, hence ‘Social War’) broke out toward the close of the year 91 BC and was the culmination of longstanding grievances occasioned by the Senate's inept handling of foreign relations. The Marsi were especially prominent in this movement, hence the name ‘Marsic Confederation’ which is often applied to the rebel state. The coinage of the Marsic Confederation is of great interest, consisting of silver denarii, some of which bear the names of the rebel generals. This exceptional specimen records a certain Gaius Paapius [Mutilus], consul of the rebel state and commander of the Samnite forces. Mutilus' army suffered heavy casualties while fighting Sulla in the later stages of the war.
  2. http://www.lamoneta.it/index.php?act=Attach&type=post&id=36224 Allego la foto tratta dal libro "La monetazione degli insorti italici ..." del Campana, così potrai fare un confronto. Si tratta di un rarissimo denario d'argento delle guerre sociali del 90 a.C coniato da C.Papius C.f. Mutilus. Al D/ testa elmata dell'Italia; dietro una corona e *. Sotto ITALIA. Al R/ i Dioscuri al galoppo in direzioni opposte. Nell'esergo C.PAPI C in lingua osca Syd. 636 - Camp. 5 (serie 2b) Gli esemplari conosciuti dal Campana (il suo lavoro è stato pubblicato nel 1987) sono solamente 7, di cui 3 in musei (Berlino, Parigi, Londra). Il diametro è di circa 20 mm, il peso di questi 7 esemplari vanno dai 3,49 ai 4,20 gr. E' l'unico esempio di combinazione di una leggenda latina, ITALIA, al dritto e di una leggenda osca, C.PAAPI C., al rovescio. Da questi dati potrai capire lo scetticismo riguardo alla tua moneta.
Concludo osservando che la moneta in esame fa parte di un gruppo di dieci riproduzioni che la Plasmon - Linea ragazzi nel 1978 regalava con la confezione della Ergo Spalma; la riproduzione in esame si discosta dall'originale, sia per le caratteristiche fisiche, sia per l'aspetto generale e i tratti grossolani, sia per l'assenza di alcuni particolari presenti invece nelle monete autentiche (i Dioscuri che guardano in avanti invece che indietro, l'assenza della stella sopra le loro teste).



Note:
(1) I denari della Confederazione Marsicana avevano un peso confrontabile con quello dei denari romani coevi. Il peso dei sette denari della tipologia di figura presenti nei musei di Parigi, Berlino, Londra  va dai 3,49g ai 4,20 g, il diametro è invece di c. 20mm. Le caratteristiche fisiche della moneta di figura si discostano pertanto da quelle dei conî autentici d'epoca, sia per la presenza di materiale ferromagnetico nel tondello (che non è d'argento, come ci si aspetterebbe se fosse autentico), sia per il peso e diametro (5,07g, 25-26mm) maggiori.
(2) L'asterisco è il segno del valore (1 denario = 16 assi).
(3) La moneta originale fu battuta durante le guerre sociali. I Marsi, i Piceni, i Vestini, i Peligni, i Marrucini, i Sanniti e i Lucani, ai quali Roma si era rifiutata di concedere i privilegi della cittadinanza, avevano costituito una confederazione antiromana, con capitale Corfinio, ribattezzata Italia. In quel periodo essi batterono moneta propria, interamente in argento (con l'unica eccezione di una moneta aurea emessa dai Marsi), corrispondente, quanto a peso e aspetto generale, ai denarii romani. Il denario romano da cui la Confederazione Marsicana trasse ispirazione per la coniazione della propria moneta può essere osservatocliccando qui; esso era stato battuto una quarantina di anni prima (c. nel 136) nel nome di C. Serveilius M.f. (classificato Crawford 239/1). Nell'originale romano il dritto ritraeva la dea Roma e, al posto della leggenda ITALIA, si leggeva ROMA. Per un approfondimento storico sulle guerre sociali vedere http://roman-empire.info/roman-empire/25/ oppure il manuale di storia romana online http://tinyurl.com/3yhge4 (ricercando nel testo la voce "Mutilus" attraverso la funzione search del browser).
(4)  La leggenda del rovescio in caratteri oschi si translittera in quelli latini così, "C. PAAPI C.". Le monete con leggenda osca si ritiene siano state coniate dai Sanniti e dai Lucani. Gaius Paapius [Mutilus], insieme a Q. Pompedius Silo, erano i consoli dello stato ribelle. Papio Mutilo era a capo dell'esercito sannita e fu battuto pesantemente prima da L. Iulius Caesar e infine da Sulla negli ultimi stadi della guerra.
(5) La moneta di cui al link1 è diversa da quella in argomento (si classifica infatti Sydenham 635) in quanto reca al dritto al leggenda "MVTIL" in caratteri osci; per tutto il resto è identica.
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