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Valeriano I e la donna inginocchiata
2/12/2007
Buon giorno,questa moneta e' stata ritrovata diversi anni fa da mia zia in un campo di casa sua.Penso che sia in argento o materiale verosimilmente al peltro,con delle leggerissime intaccature di ossidazione a margine figure tipo ruggine.Per quanto riguarda il peso nn so dirglielo perche' al momento nn dispongo di bilancia elettronica,ma cosi a stima dovrebbero pesare come le vecchie 200 lire,quindi sono notevolmente leggere.Nn sono potuto risalire al valore reale della stessa, per il motivo che nn ne so la data precisa e l'imperatore che l'ha coniata.Se mi fa una gentile cortesia di valutarmela mi farebbe un gran favore.Ringrazio anticipatamente e cordiali saluti.
fig. 1
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Roma, 5.12.2007
Egregio Lettore,
trascrivo di seguito i dati pertinenti alla sua moneta:

Antoniniano1, zecca di Roma, 255÷257 d. C., RIC V/I 117 (pag. 47), Cohen V 183 (pag. 315), indice di rarità "C"

D. IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG2. Valeriano I, busto a destra, radiato e paludato.
R. RESTITVTOR ORBIS3. Valeriano, in piedi, testa volta a sinistra, sorregge una lancia con la sinistra e con la destra solleva una donna inginocchiata.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=117712&AucID=137&Lot=873 Auktionshaus H. D. Rauch GmbH > Auction 71 Auction date: April 28th, 2003 Lot number: 873 Price realized: 80 EUR (approx. 88 U.S. Dollars as of the auction date) Lot description: Valerian u. Familie 253-268 RÖMISCHE KAISERZEIT Valerianus 253-260 Antoninian (Vollsilber) (3,70 g); 256/257 Rom Av.: IMP C P LIC VALERIANVS PF AVG, Büste im Küraß mit Paludamentum n.r. Rv.: RESTITVTOR ORB IS, Kaiser mit Speer frontal stehend hilft einer Stadgöttin sich zu erheben. RIC: 117, C: 183 vzgl./s.sch. Estimate: EUR 70.
  2. http://www.vcoins.com/ancient/incitatuscoins/store/viewItem.asp?idProduct=5262&large=0 VALERIAN I AR silver antoninianus. RESTITUTOR ORBIS, Valerian helping turreted city goddess to her feet. Scarce VALERIAN I AR silver antoninianus. Struck 256-257 AD, at Rome. IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG, radiate & cuirassed bust facing right. Reverse - RESTITVTOR ORBIS, Emperor standing, helping turreted city-goddess to her feet. 21mm, 2.9g. Fine and decent, a scarcer type. Price US$ 32.00 euro 21.79 £ 15.56 AUD$ 36.17 CHF 36.12 CAD$ 32.03 Rates for 11/30/2007.
  3. http://www.vcoins.com/ancient/ancientcoinscanada/store/viewItem.asp?idProduct=2733&large=0 Silver antoninianus of Valerian (253-260 AD), Rome mint Valerian facing right, IMP C P LIC VALERIANVS PF AVG / Valerian, holding spear, raising kneeling female, RESTITVTOR ORBIS. Good quality silver, toned. 22mm, 3.4 grams. Mint of Rome, minted 256-257 AD. RIC 117. Price US$ 46.00 euro 31.32 £ 22.37 AUD$ 52.00 CHF 51.93 CAD$ 46.04 Rates for 11/30/2007.
  4. http://www.vcoins.com/ancient/ancientcoinscanada/store/viewItem.asp?idProduct=2734&large=0 Silver barbaric antoninianus of Valerian (253-260 AD), Rome mint Valerian facing right, IMP C P LIC VALERIANVS PF AVG / Valerian,holding spear, raising kneeling female, RESTITVTOR ORBIS. Good qualitysilver, toned. 22mm, 3.4 grams. Mint of Rome, minted 256-257 AD.Imitating RIC 117. Crude and sluggish inscriptions, very interesting style. Rare! Price US$ 55.00 euro 37.44 £ 26.74 AUD$ 62.17 CHF 62.08 CAD$ 55.04 Rates for 11/30/2007.
Concludo osservando che gli elementi forniti dal lettore hanno consentito di classificare la moneta ma sono insufficienti a determinarne l'autenticità. Destano perplessità le lettere della leggenda sagomate in maniera rozza e difforme rispetto alle monete originali presenti nei link sopra menzionati. Non trovano spiegazione convincente le tracce di ossidazione denunciate dal lettore. Sarebbe opportuno conoscere il peso della moneta, stabilire se il tondello sia costituito da materiale ferromagnetico (prova calamita) o da una mistura a bassa percentuale d'argento oppure se la moneta sia rivestita solo superficialmente d'argento, sarebbe utile conoscere lo spessore della moneta e la forma del bordo (a taglio netto oppure ovalizzato), sarebbe necessario esaminare da vicino la moneta per rilevare la presenza di porosità superficiale o la eventuale forma concava della superficie. In considerazione del valore venale piuttosto modesto dei campioni originali, si può ipotizzare che la moneta, piuttosto che un falso moderno, sia un falso d'epoca.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:

(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani della tipologia di figura tratte  dai link sopra citati e dal  sito dell'ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
link 1 3,70 - -
link 2 2,90 - 21
link 3 3,40 - 22
link 4 3,40 - 22
ANS1 4,00 12 -
ANS2 3,00 6 -
ANS3 4,81 10 -
ANS4 3,79 12 -
ANS5 2,48 12 -
Il diametro della moneta in esame (19,5÷21,5)mm e l'asse di conio (7h) risultano comparabili con i parametri fisici equivalenti dei conî d'epoca. La mancata indicazione del peso, il parametro fisico più importante, non consentirà di trarre conclusioni definitive sulla autenticità della moneta.
(2) IMPerator Caesar Publius LICinius VALERIANVS Pius Felix AVGustus. La vicenda di Valeriano, che segue in successione cronologica quella di Treboniano Gallo illustrata in altra pagina di questo sito (cliccare qui), contraddistingue un periodo tra i più oscuri della storia romana, vista la tragica, emblematica conclusione della vicenda umana di questo imperatore, di seguito narrata e liberamente ripresa dal sito: http://www.roman-emperors.org/gallval.htm.
"Valeriano è un personaggio insolito per il periodo in quanto proveniva da un’antica famiglia di rango senatorio. Probabilmente nacque attorno al 200 d. C. ma poco si sa della sua vita prima dell’elevazione. Sposò Egnazia Mariniana da cui ebbe due figli, Gallieno, nato attorno al 218 e Valeriano Junior. Per quanto si sa dalle fonti storiche, Valeriano salì per la prima volta agli onori della cronaca nel 238 quando da ex console e principe del senato fu incaricato di negoziare, con l’ambasceria che le legioni africane di Gordiano I avevano inviato a Roma, l’appoggio dei senatori alla causa di Gordiano I e alla sostituzione di Massimino il Trace. Gli Scriptores Historiae Augustae riferiscono, probabilmente in modo corretto, che Traiano Decio [n.d.r.; cliccare qui], su sollecitazione del senato, offrì a Valeriano la carica di censore nel 251. Sebbene il  senatus consultum citato e la specifica carica siano di dubbia autenticità, l’alta considerazione di Valeriano presso gli ambienti senatoriali e un suo incarico di governo sotto Decio costituiscono probabilmente aspetti veritieri della storia. A quanto pare, nel 253 Valeriano aveva il comando in Rezia e nel Norico quando gli giunse l’ordine di Treboniano Gallo di trasferire in Italia le legioni stanziate in Gallia e Germania per fermare Emiliano che, acclamato imperatore in Mesia Inferiore nel 253 sull’onda di un successo riportato sui Goti, marciava su Roma.  Prima che Valeriano raggiungesse la capitale, Treboniano Gallo e suo figlio furono uccisi dai soldati in rivolta, passati dalla parte di Emiliano.  Appresa la notizia della morte di Treboniano Gallo, gli uomini di Valeriano acclamarono imperatore il loro comandante il quale però non fece a tempo a raggiungere Roma che una rivolta militare tolse di mezzo anche Emiliano sicché Valeriano alla fine riscosse il consenso da parte dell’intero esercito. Il Senato verosimilmente fu lieto di ratificare l’elevazione ad Augusto sia di Valeriano che del figlio Gallieno. Evidentemente Valeriano sentì il bisogno di condividere con il figlio il potere e di ripartire geograficamente le responsabilità: Gallieno si fece carico del governo dell’Occidente mentre Valeriano si concentrò sull’Oriente. Le biografie di Valeriano e Gallieno tratte dagli  Scriptores Historiae Augustae e attribuite a Trebellio Pollione non sono di particolare aiuto nel tracciare un resoconto compiuto del regno congiunto dei due imperatori. La vita di Valeriano è frammentaria e della carriera di Gallieno viene fornita un’interpretazione orientata in modo eccessivamente negativo. Gallieno nei primi anni del regno congiunto si impegnò con qualche successo nella difesa della Gallia e della frontiera renana respingendo le tribù germaniche e fortificando città come Colonia e Treviri. Anticipando una mossa che avrebbe caratterizzato la futura politica nei confronti dei Germani, Gallieno concluse un’alleanza con uno dei loro condottieri, presumibilmente al fine di ottenere aiuto nella protezione dell’impero dalle tribù germaniche. Attorno al 257-58 le invasioni crebbero di numero mentre i Franchi penetrarono in Gallia e Spagna distruggendo Tarraco (Tarragona) e gli Alemanni invasero l’Italia. Gallieno sconfisse gli Alemanni a Milano ma presto dovette fronteggiare rivolte in Pannonia ed in Mesia ad opera prima di un suo generale di nome Ingenuo e poi di Regaliano, comandante nell’Illirico. Gallieno represse queste rivolte nel 260 e assicurò stabilità alla regione concludendo un’alleanza con il re dei Marcomanni e prendendo come concubina sua figlia Pipa, pur essendo ancora sposato con Cornelia Salonina. 
In Oriente Valeriano riuscì, almeno temporaneamente, nel 257 a liberare dal controllo persiano Antiochia di Siria, ma presto dovette fronteggiare una pericolosa invasione dei Goti in Asia Minore. Gli Scriptores Historiae Augustae descrivono un Valeriano che nelle terme di Bisanzio loda pubblicamente Aureliano per il successo ottenuto nel respingere i Goti e lo ricompensa con l’incarico di console e con l’adozione come successore imperiale. Tuttavia non è certo che Valeriano abbia mai raggiunto Bisanzio in quanto egli vi inviò Felix mentre egli rimase a difendere la parte orientale dell’Asia Minore e poi tornò ad Antiochia per proteggerla dalle rinnovate incursioni dei Persiani. Fu a questo punto, attorno al 259, che Valeriano si mosse in difesa di Edessa dove le sue truppe subirono numerose perdite a causa della peste. Valeriano tentò di negoziare una pace con il re Persiano Sapore ma fu catturato col tradimento e ridotto in schiavitù. La definitiva umiliazione di un imperatore romano ad opera di un condottiero straniero si compì quando Sapore  utilizzò Valeriano come scalino per montare a cavallo e quando più tardi il corpo di Valeriano fu scuoiato e conservato quale duraturo trofeo della sottomissione dei Romani [per la sottomissione di Valeriano si veda il rilievo di Nagsha Röstam in altra pagina di questo sito]."
Per gli approfondimenti relativi alla storia del Cristianesimo si suggerisce di consultare il sito: http://www.newadvent.org/cathen/15256b.htm.
(3) RESTITVTOR ORBIS, benefattore del mondo.
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