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Costantino Massimo Augusto e la gloria dell'esercito
9.10.2007
Egregio Dott. Giulio De Florio, ho trovato il suo indirizzo su www. monetaromana.it, vorrei chiedere se fosse possibile catalogarmi correttamente la moneta che allego. Secondo le mie ricerche dovrebbe essere un bronzetto di Costantino I. 
Nel dritto: CONSTANTI-NVS MAX AVG ROSDC 
Nel rovescio: GLOR-IA EXERC-ITVS 
In esergo: R "simbolo foglia" P, Rif: RIC VII Roma 400 R5, 
peso 1,3 grammi - diametro 18 mm
colore del bronzetto di Costantino: patina bruna a smalto, sedimenti calcarei di colore giallo ocra. 
autorizzo l'uso dell'immagine inviata
Vorrei  chiedere se la mia classificazione è corretta ed eventualmente altre notizie che potrà desumere dall'analisi della moneta (spero di poter avere il suo prezioso aiuto). In attesa di un riscontro ringrazio e saluto cordialmente.
fig. 1
Roma, 10.10.2007
Egregio Lettore, 
di seguito trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Follis1, zecca di Roma, RIC VII 391 (pag. 344), 336-337 d. C., indice di rarità "r1"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. CONSTANTI - NVS MAX AVG2. Costantino I, con diadema di rosette, busto drappeggiato e corazzato a destra.
R. GLOR - IA EXERC - ITVS. Due soldati in piedi si guardano reciprocamente, asta rovesciata nella mano esterna, mano interna su uno scudo poggiato a terra; in mezzo uno stendardo. R*P3 in esergo.

La moneta non è disponibile in rete o, quanto meno, non mi è stato possibile reperirla.

Venendo allo specifico della sua domanda, osservo che essa trae origine dalla difficoltà obiettiva di interpretare con certezza la parte centrale della leggenda di esergo. In linea astratta le opzioni possibili sono tre:

La mia scelta è in favore dell'interpretazione R * P per due ordini di considerazioni:
  1. in termini di probabilità è più facile reperire sul mercato numismatico una moneta con grado di rarità "r1" piuttosto "r3" oppure "r5";
  2. se la scarsa leggibilità del segno centrale dell'esergo dipende da un difetto di conio o di battitura, non resta che determinare quale dei tre segni possibili sopra riportati meglio si adatti alla traccia residua presente nella moneta in esame. Visto che nessuna delle monete il cui categorico ho sopra riportato è reperibile in rete, ho ricercato monete di diversa tipologia ma che contengano il segno incriminato. Esse sono le seguenti:
  3. Dovendo scegliere, tra le tre, la più idonea a lasciare la traccia presente nella moneta in esame mi pare che sia la stella e dunque credo che nell'esergo si debba leggere R * P.
Ad ogni modo per scrupolo ho interpellato anche il forum di numismatica di Yahoo Moneta-L ricevendone quattro risposte, tre favorevoli alla mia tesi, una alla sua.

Un saluto cordiale.

Giulio De Florio
 
 

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Note:
(1) Il follis del periodo passò nell'arco dei cinque anni compresi tra il 330 e il 335 da un peso (medio) di 2,25g a 1,50g. La percentuale d'argento nella lega metallica si aggirava intorno all'1% o poco più. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura tratti dal data base dell'ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Diametro (mm) Asse di conio (h)
Link1 1,45 - 12
Link2 1,32 - 12
Link3 1,51 - 12
Dalla tabella si evince che il peso del follis in esame (1,3g, 18mm, 6h) ha un peso comparabile con quello dei follis dell'ANS.

(2) La zecca di Roma batté la stessa  moneta nel nome di: 

  • CONSTANTINVS MAX AVG, Costantino I.
  • CONSTANTINVS IVN N C, Costantino II, primogenito di Costantino 1° e di Fausta, nato ad Arles nell'Agosto del 316, Cesare alla fine del 316, riconosciuto in Oriente il 1.3.317, Augusto il 9.9.337  al governo della Spagna, Gallia e Britannia, ucciso nel marzo 340.
  • FL IVL CONSTANTIVS NOB C, secondogenito di Costantino I e Fausta, nato il 7 agosto del 317, nominato Cesare nell'estate de 324, Augusto a partire dal 9 settembre del 337  (al governo della Tracia e sull'Oriente), morto il 3 novembre del 361.
  • FL CONSTANS NOB CAES, il figlio minore di Costantino I e Fausta, nato nel 323, Cesare il 25.12.333, Augusto il 9.9.337  (al governo dell'Italia, dell'Africa e dei Balcani), ucciso il 18.1.350.
  • FL DELMATIVS NOB C, figlio di Giulio Costanzo, nipote di Costanzo I e di Teodora, Cesare il 18.9.335, ucciso nell'estate del 337.
(3) Il segno di zecca comprende le lettere: R * P ove "R" identifica la zecca di Roma, "P" la 1a officina, "*" contrassegna l'emissione monetaria.
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