Roma, 12.8.2007
Egregio Lettore,
di seguito trascrivo i dati
significativi pertinenti alla sua moneta:
Æ21,
zecca di Siscia, 25.12.350 ÷ agosto 3512
d. C. , RIC VIII 301 (pag.
371), indice di rarità "S".
Descrizione sommaria (sono
indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. D N CONSTAN - TIVS
P F AVG3.
Testa di Costanzo II a destra, con diadema di perle, busto paludato e
corazzato. Lettera A dietro il busto.
R. CONCORDIA
MILITVM.4
Segno di zecca, 5.
L'imperatore diademato, in abito militare, in piedi di fronte, testa a
sinistra, sopra di lui una stella, sorregge in ciascuna mano uno stendardo
con il cristogramma .
III
a sinistra nel campo.
La ricerca nel web di monete
uguali a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
-
http://www.dirtyoldcoins.com/natto/id/constan2/cs2140.jpg
AE3 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right;
'A' in left field. Rev: CONCORDIAMILITVM Exe: III/SIS - Constantius II
standing, facing, holding labarum in each hand; star above. December 350
- August 351 (Siscia). $19 12/17/02.
-
http://www.forumancientcoins.com/gallery/thumbnails.php?album=search&search=MAJORINA
CONSTANTIUS II majorina AD350 obv: DN CONSTAN-TIVS PF AVG (diademed, draped
& cuirassed bust right, "A" behind bust) rev: CONCORDIA MILITVM / ?SIS?
(Constantius standing left holding Chi-Rho standards in each hand, III
in left field) ref: RIC VIII-Siscia301, Scarce 4.46g, 23mm.
-
http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantius_II/_siscia_RIC_viii_301.jpg
Description Vetranio i/n/o Constantius II [Image] A bronze 22mm AE2 attributed
as a coin struck in AD 350 in Siscia by Vetranio in the name of Constantius
II, VM 84. Vetranio issued this particular variety in is name and in the
name of Constantius II Obverse: Diademed, draped, cuirassed bust right.
Legend is DN CONSTANTIVS PF AVG with an A in the left field . Reverse:
Constantius, with a star above his head, standing left holding two labara.
Legend is CONCORDIA MILITVM with ASIS in the exergue and III in the left
field. History: VETRANIO was serving as the Master of the Foot Soldiers
in the army in Illyricum when Magnentius (q.v.) rebelled against Constans
(q.v.) at Augustodunum (Autun) in Gaul on January 18, 350. After Constans'
death a few days later, all of his territories except Illyricum declared
for Magnentius rather than Constans' brother, Constantius II, the Augustus
of the east. There Vetranio and the Praetorian Praefect, Vulcacius Rufinus,
determined to remain loyal to the house of Constantine I (q.v.) and preserve
Illyricum for Constantius II. Since Constantius was too busy concluding
hostilities with the Sassanians to move west and the power vacuum needed
to be filled, his sister Constantina, the widow of Hanniballianus (q.v.),
proclaimed Vetranio to be Augustus at Mursa (Osijek) in Pannonia Secunda
on March 1, 350. As soon as the Sassanian situation permitted (late summer
of 350), Constantius moved west. He met with Vetranio at Serdica (Sofia),
and the two Emperors then proceeded to Naissus (Nis), the birthplace of
Constantine I. There Constantius addressed the army of Vetranio, doubtless
stressing his relationship to Constantine the Great, and Vetranio's army
acclaimed him on December 25, 350. It is related that Vetranio removed
his own diadem and fell prostrate at the feet of Constantius in full view
of both armies. Constantius then lifted him and addressed him by the name
of 'Father' (Vetranio is said to have been substantially older than the
33-year-old Constantius). Vetranio was laden by Constantius with honors
and riches, including an estate in Prusa (Bursa, Turkey) in Bithynia, where
he lived the remaining six years of his life in peace and luxury. Condition:
The coin is in nEF condition, but is slightly off center losing some of
the obverse legend. Currently $40.00 Jul-30-00.
-
http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=6166
Attribution: RIC VIII Siscia 271 R1 Date: 350 AD Obverse: CONSTAN-TIVS
P F AVG, Draped and pearl diademed bust r., A behind bust. Reverse: CONCORDIA-MILITVM,
Emperor stg. And holding two standards each with Chi Rho. A star above
emperor. ASIS or ASIS star in exergue. III in l. field. Size: 22.91 mm
Weight: 4.6 grams Rarity: 6 Description: A scarce bronze, difficult to
locate this nice.
-
http://www.stoa.org/gallery/album167/25_Constantius_COM_SIS
25 - Constantius II, 337-361 A.D. Æ 2, 351 A.D. Mint of Siscia 22mm,
4.87gm, axis: 12:00 Obv: DN CONSTANTIVS PF AVG. Diademed draped and cuirassed
bust right; behind: A. Rx: CONCORDIA MILITVM. Constantius standing head
right, holding a labarum in each hand; in left field: III; in ex: BSIS©.
RIC VIII 301, LRBC 1187, SR --, VM 84.
-
http://beastcoins.com/Collections/Garnett/G0371.jpg
Constantius II, AE Centenionalis, December 25, 350-August 351, Siscia,
Officina 1 D N CONSTAN_TIVS P F AVG Pearl-diademed, draped, cuirassed bust
right A in left field CONCORDIA-MILITVM Emperor, diademed and in military
dress standing facing, head left, holding standard in each hand inscribed
with Chi-Rho on the banner Star above, III in left field ASIS crescent
in exergue 22mm x 23mm, 5.18g RIC VIII, 301 (S) Ex Vel Garnett Collection.
Concludo osservando che la moneta
di figura presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile che portano
a ritenere che sia autentica. Esprimo viceversa qualche perplessità
sulla patina superficiale d'argento che sono propenso a credere sia stata
aggiunta in epoca recente per simulare il residuo di un'iniziale argentatura6.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
www.monetaromana.it
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Note:
(1) Traggo
dal sito dell'ANS (The American Numismatic Society) http://tinyurl.com/yp2wax
e dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche
degli Æ2 della tipologia di figura:
Fonte
- |
Peso
(g) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio
(ore) |
ANS1 |
5,32 |
- |
6 |
ANS4 |
5,71 |
- |
1 |
Link2 |
4,46 |
23 |
- |
Link3 |
- |
22 |
- |
Link4 |
4,60 |
22,91 |
- |
Link5 |
4,87 |
22 |
12 |
Link6 |
5,18 |
22-23 |
- |
Il RIC presenta così la
moneta in questione: diametro 22-24 mm, peso 5g. Dalla tabella e dalla
descrizione del RIC emerge che le caratteristiche fisiche della moneta
comunicate dal lettore (4,6g, 22-23mm, 12H) rientrano nei limiti di variabilità
dei conî d'epoca. La percentuale d'argento nella lega metallica non
superava l'1-2%. La moneta era dunque di bronzo, tranne forse (la questione
è controversa) per una sottilissima patina superficiale di argento.
(2) La
zecca di Siscia, batté la tipologia monetale di figura nel nome
di:
La precisa attribuzione temporale
della moneta di figura all'arco temporale dei primi otto mesi dell'anno
351 trae origine dalla particolare situazione politica e dagli eventi che
si verificarono a Siscia e che di seguito riassumo:
-
Il 18 gennaio del 350 Magnenzio
si pose a capo di una rivolta militare che si concluse con la morte di
Costante, all'epoca augusto di occidente e con l'acclamazione di Magnenzio,
presto riconosciuto in Gallia, Britannia, Spagna, Africa e Italia.
-
L'Illirico (capitale Siscia, l'odierna
Sisak in Croazia) non si associò alla rivolta in quanto Vetranione,
magister peditum (comandante delle truppe appiedate), e Vulcacius Rufinus,
Prefetto del pretorio, si rifiutarono di riconoscere Magnenzio e chiesero
l'intervento di Costanzo II (imperatore d'Oriente, fratello del defunto
Costante) il quale, impegnato nella guerra contro i Persiani, non poté
inviare aiuti. La delicata situazione militare in quella marca di confine
tra Est e Ovest che era l'Illiria richiedeva la presenza di un capo dotato
di tutti i poteri, sicché Costantina, sorella di Costanzo proclamò
Vetranione prima Cesare e poi imperatore (1.3.350). Ecco quindi che troviamo
monete della zecca di Siscia battute nel periodo nel nome di Vetranione
(v., ad es., http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=122774&AucID=142&Lot=923).
-
Magnenzio, ansioso di legittimazione,
non attaccò Vetranione mentre Costanzo mantenne un atteggiamento
equivoco. Entrambi gli usurpatori cercavano di venire a patti con Costanzo,
sino a che, il 25.12.350, Vetranione si ritirò dalla partita e dalla
vita politica (come ricompensa gli fu permesso di vivere nel lusso per
il resto dei suoi giorni) mentre le truppe stanziate nell'Illirico riconobbero
come imperatore Costanzo II. Con l'abdicazione di Vetranione cessarono
le monete battute a Siscia nel suo nome e iniziarono quelle battute nel
nome di Costanzo II, tra cui quelle della tipologia di figura (significativa
nella circostanza la leggenda "Concordia Militum") presenti nei
link di cui sopra.
-
L'esigenza di disporre di una
presenza forte nel delicato scacchiere asiatico ove il pericolo persiano
era sempre incombente indusse Costanzo II ad elevare un suo anziano cugino,
Gallo, al rango di Cesare (15 March 351) e a dargli in isposa la sorella
Costantina. Da tale data la zecca di Siscia battè la moneta di figura
anche nel nome di Gallo Cesare (v. ad es. http://hobbyblog.blogspot.com/2006_07_30_archive.html
- Wednesday, August 02, 2006).
-
Nell'estate del 351, Magnenzio,
risultati vani i tentativi di farsi riconoscere da Costanzo II, ruppe
gli indugi, invase l'Illirico, occupò Siscia per circa un mese,
sino a che, il 28 Settembre 351, il suo esercito non si scontrò
con quello di Costanzo II nella battaglia di Mursa (Osijek) risultando
sconfitto in maniera pressoché definitiva. Del breve periodo dell'occupazione
di Siscia si trova traccia in una rara moneta con il rovescio VICTORIA
AVG ET CAES battuta nel nome di Magnenzio e di Decenzio (fratello di Magnenzio),
purtroppo non disponibile in rete.
Per inciso la rivolta di Magnenzio
durò sino al 353 quando, avuta la peggio nella guerra contro Costanzo
II, piuttosto che arrendersi, preferì il suicidio. A quel punto
Costanzo II rimase unico sovrano dell'impero romano sino al 3 novembre
del 361 quando anch'egli morì per cause naturali
(3) Dominvs
Noster CONSTANTIVS Pivs Felix AVGvstvs.
(4) Oltre
a Siscia, monete della stessa tipologia di figura furono battute dalla
zecca di Sirmium (l'odierna Osijek, sita in prossimità della confluenza
tra la Drava e il Danubio nella Croazia Orientale). Si veda, ad esempio,
per quanto concerne Gallo Cesare, http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=124235&AucID=143&Lot=1327).
(5) La
zecca di Siscia, nel periodo in questione, operava su 5 officine, contrassegnate
dalle lettere greche A, B, G, D, e.
Il segno di zecca si compone
di tre parti, la prima lettera individua l'officina monetale (la prima,
come si è detto), le tre lettere successive, SIS, costituiscono
l'identificativo della zecca, la falce di luna finale è collegata
in qualche modo con l'emissione monetaria. Non dispongo di elementi per
chiarire la funzione svolta dalla lettera A nel campo del dritto e dalle
lettere III in quello del rovescio.
(6) Per
scrupolo ho chiesto anche un parere al forum
di numismatica di Yahoo Moneta-L (iscrizione preliminare obbligatoria)
ricevendo da uno dei partecipanti il seguente parere: "...it looks like
the coin may be been subjected to electrolysis. The silvering may be a
result of that process. Glenn Simonelli http://mypage.iu.edu/~gsimonel/roman1.htm. |