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Adriano e la Spes
22.5.2003
Gentile Giulio, sono in possesso delle monete di cui ti invio l'immagine, da me rinvenute circa 40 anni fa nei pressi di una necropoli punica nella mia città (Cagliari).
Ho visitato con piacere il tuo sito e approfitto per chiederti qualche notizia in proposito delle stesse e, se esistente, una eventuale valutazione.
Ringrazio anticipatamente.
Sergio

Moneta A: Diametro 3 cm; Spessore 4 mm; Peso 25 Gr. Colore dorato/bronzo. Metallo non ferroso.
Scritte Fronte: HADRIANUS.....
Scritte retro: lato sx: SPES + S; lato dx: C

fig. 1
Roma, 23.6.2003
Egregio Lettore, 
di seguito accludo una descrizione sintetica della moneta: 

Sesterzio in oricalco 1
D. Busto di Adriano laureato a destra. HADRIANVS AVG COSIII PP2 sul dritto.
R. La Spes in piedi a sinistra sorregge un fiore con la mano sinistra e solleva l'orlo della gonna con la mano destra. SPES PR3. S C4a sinistra e destra nel campo.

La classificazione della moneta non è problematica come nel caso precedente sottopostomi: C 1415 ovvero BMC 1560 costituiscono punti di riferimento certi per la catalogazione. Il peso indicato è compatibile, sia con la medio del sesterzio adrianeo (25,78 g - media su 458 campioni), sia con quello dell'esemplare catalogato dal British Museum (23,81g a fronte di un diametro di circa 30mm). Sospetto si presenta invece l'asse di conio che, a quanto è dato di giudicare dalla foto, dovrebbe collocarsi ad ore zero, diversamente dai sesterzi di gruppo F 5, che invece si presentano normalmente ad ore 6.

Veniamo ora all'esame stilistico, per quanto è consentito da un'immagine a bassa definizione come quella che mi è pervenuta. Avendo trovato nel web due soli sesterzio della tipologia monetale di interesse, mi sono rifatto anche ad un aureo e ad alcuni denari, questi ultimi  reperibili in discreto numero.  Il risultato della mia ricerca ha dato i seguenti risultati:

  1. http://auk.lanz.minks.de/auktion94/00476q00.jpg - aureo
  2. http://www.arsantiqva.com/it/aste/insala/ase-lotto.phtml?idlot=197 - sesterzio
  3. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s3526.html - denario
  4. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s3479.html - denario
  5. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s3542.html - denario
  6. http://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/RIC_0274.2.jpg - denario
  7. http://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/RIC_0612b.2.jpg - sesterzio
  8. http://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/RIC_0834:As.jpg - asse
Come esito del confronto mi pare di poter ravvisare che la dea appare innaturalmente curva nella sua moneta, con il bacino riportato indietro rispetto al resto del corpo.

Un altro elemento oscuro in questa, come nell'altra moneta, é dato dallo stato di conservazione in relazione alle circostanze del ritrovamento. Infatti, se le due monete sono state rinvenute insieme, c'é da spiegare come mai la più vecchia, quella neroniana, non presenti tracce di usura di scambio rispetto a quella adrianea coniata settanta anni dopo (le monete romane non uscivano di circolazione con la morte del sovrano e quindi col tempo tendevano ad usurarsi). Non é dato inoltre sapere se le monete siano state scavate o reperite in superficie, circostanza quest'ultima che sarebbe davvero sospetta, né é dato conoscere se le monete siano state pulite e come dopo il ritrovamento. Il loro stato attuale di conservazione appare nel complesso assai buono e solo quella neroniana presenta da un lato tracce d'usura ascrivibili peró al tempo e non all'uso.

Dunque, allo stato delle cose, pur nei limiti di un giudizio a distanza su immagini imperfette, i motivi di perplessità sono tali da farmi ritenere che le monete possano non essere autentiche.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1) L'oricalco adrianeo era una lega all'85% rame e al 15% zinco, con leggere tracce di stagno e piombo.
(2)HADRIANVS AVGustus COnSul III Pater Patriae: Adriano Augusto (titolo principale del sovrano), Console per la terza volta, Padre della Patria - La leggenda del dritto consente una datazione parziale della moneta; infatti il titolo di Console fu concesso per la terza volta ad Adriano nel 119 e poi mantenuto; quello di Padre della Patria nel 128. Dunque la moneta fu coniata necessariamente dopo il 128.
(3)SPES Populi Romani. La Speranza del Popolo Romano fornisce la chiave interpretativa di questa moneta: nell'anno 136 d.C. Adriano sceglie il suo successore attraverso il meccanismo dell'adozione: L. Aelius sarà il futuro Augusto; in lui sono riposte le speranze dell'impero come futuro successore di Adriano. La personificazione della Speranza (iconografia basata sul profilo - di solito a sinistra - della Kore arcaica o delle statue di "Persephone", come suggerisce http://etext.lib.virginia.edu/kinney/small/n3.htm), rappresentata come leggiadra fanciulla che si muove a passo di danza recando un fiore e sollevando la gonna, sta lì a testimoniare l'evento adottivo e la speranza che Adriano ed il popolo romano ripongono in Aelius. Dalla chiave interpretativa suesposta discende anche una più  precisa datazione di questa moneta, che non potrà che essere stata coniata nel periodo che intercorre tra l'adozione di Elio e la sua morte, avvenuta nel 138.
(4)Come al solito, Senatus Consulto, per decreto senatorio, sta ad indicare la prerogativa del Senato Romano sulle emissioni in bronzo.
(5)BMC classifica, come gruppo "F", le monete con leggenda del dritto, HADRIANVS AVG COS III PP. Ebbene per le monete di questo gruppo l'asse di conio ad ore "0" è raro e sporadico. L'esemplare di riferimento per questa moneta, catalogato dal British Museum come BMC 1560, presenta infatti un asse ad ore "6".

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