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Pescennio Nigro e Serapide
27.8.2005
Gent. Sig. Giulio,
ho visitato il suo sito e le faccio i miei complimenti per come è organizzato. In un mio recente viaggio in Siria, nella città di Bosra, ho acquistato monete antiche tra cui questa di cui le allego le immagini.
Completo le informazioni:
diametro: 18 mm
peso: 3,90 grammi
L'orefice mi dice che, nonostante l'apparenza, non è una moneta d'oro. Per completare le informazioni posso dire che la moneta non è ferromagnetica.. Rimango in attesa delle sue informazioni e la ringrazio anticipatamente. Le sarei grato se potesse darmi qualche informazione: imperatore raffigurato, periodo e se è una moneta vera o falsa. La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
fig. 1
Roma, 6.9.2005
Egregio Lettore,
trascrivo di seguito i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Aureo1, zecca di Antiochia2.

D. IMP CAES C PESC NIGER IVST COS II3. Pescennio Nigro, testa laureata a destra.
R. P M TR P XVIIII COS IIII P P4. Serapide con "polos" sulla testa5, drappeggiata, in piedi di fronte, con la testa volta a sinistra, mano destra sollevata, scettro trattenuto con la mano sinistra in prossimità della spalla sinistra.

Per avere un'idea di come si presenta il dritto di una moneta autentica di Pescennio Nigro, si può consultare il sito che segue: http://www.wildwinds.com/coins/ric/pescennius_niger/i.html, mentre per il rovescio di Serapide, presente sull' aureo di Caracalla (si veda la nota (4)), si può consultare il seguente link: http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=42784&AucID=46&Lot=1024.

In conclusione, a mio avviso, la moneta di figura è un falso moderno, realizzato per giunta in modo stilisticamente approssimativo, nel quale sono stati uniti insieme dritto e rovescio di due monete diverse, in particolare, per il dritto, è stata utilizzata la moneta classificata come RIC IV/I 39 e per il rovescio l'aureo classificato RIC IV/I 280. Ad ulteriore conferma della valutazione sopra espressa c'è il parere dell'orefice che esclude la presenza di oro nella lega metallica della moneta (si veda in proposito la nota (1)).

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio
 

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Note:

(1) Il primo aspetto contraddittorio di questa moneta sta nel peso (3,90g), decisamente troppo leggero per un aureo. A titolo di esempio, l'aureo di Caracalla di cui alla nota (4) pesava 6.46g. D'altra parte l'assenza della sigla senatoria (S C) sul rovescio della moneta fa escludere che la moneta, se autentica, possa essere di materiale diverso dall'oro.
(2) Tutte le monete di Pescennio Nigro, almeno quelle che recano COS II nella leggenda del dritto, furono quasi di certo battute dalla zecca di Antiochia, come si desume dai cenni biografici nella nota successiva.
(3) IMPerator CAESar Caius PESCennius NIGER IVSTus COnSul II. Riferisce il RIC che non si sa con certezza se il nome "Iustus" sia parte integrante dello stile iniziale di Pescennio Nigro, tuttavia l'inserimento di questo nome nella titolatura non può essere stato casuale, in quanto le fonti antiche riportano che il tema della giustizia fosse parte importante del programma di governo di questo sovrano e che la sua elevazione ad Augusto avesse sollevato grandi  speranze in alcuni ambienti romani. 
Nato nel 135÷140 da famiglia equestre, Pescennio Nigro fu fatto senatore nel 180 d.C. circa e poi inviato come legato in Dacia. ove condusse con successo la guerra contro i barbari. Nel 188 fu incaricato da Commodo di reprimere la ribellione di Materno in Gallia. Nel 190 fu nominato console per la prima volta e nel 191 fu governatore della Siria. Dopo la morte di Pertinace, attorno alla metà di aprile del 193, fu acclamato imperatore dalle truppe di stanza ad Antiochia, ottenendo il riconoscimento nelle province orientali. Con il primo gennaio del 194 assunse il secondo consolato. A Roma tuttavia Settimio Severo aveva preso il controllo della situazione ad era riuscito ad ottenere il riconoscimento del Senato. Lo scontro con Settimio Severo fu inevitabile. La posizione di Pescennio fu indebolita dalla defezione di alcune legioni; successivamente un suo generale, Asellio Emiliano, fu sconfitto a Cizico nel 193, quindi Pescennio fu battuto a Nicea nel 194 e infine ad Isso. Tentò invano di fuggire nel regno dei Parti ma fu raggiunto e ucciso, probabilmente nel 195 (secondo BMC V). Il dritto di figura potrebbe essere stato ripreso da un denario di Pescennio Nigro (quello classificato RIC IV/I 39) che presenta la stessa insolita leggenda della moneta di figura, priva del consueto "AVG" nella titolatura del dritto.
(4) Pontifex  Maximus TRibunicia Potestas XVIIII COnSul IIII Pater Patriae. La leggenda del rovescio di questa moneta costituisce la prova palese che siamo di fronte ad un falso. Salta infatti agli occhi che Pescennio Nigro, il quale nella titolatura del dritta viene indicato come Console per la seconda volta, figuri poi, nella leggenda del rovescio, come Console per la quarta. La contraddizione potrebbe spiegarsi con il fatto che l'artigiano che ha realizzato in tempi moderni questa moneta abbia pasticciato copiando il dritto di una moneta di Pescennio Nigro e il rovescio di un aureo di Caracalla (per l'esattezza quello classificato RIC IV/I 280). O può darsi che l'artificio sia stato intenzionale, dal momento che combinando in tutti i modi possibili quattro calchi si possono realizzare sei monete diverse. 
(5) Il polos è la traslitterazione nell'alfabeto latino di una parola greca che indica acconciatura dei capelli oppure corona.

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