Indice Dietro Avanti
Massimiano Erculio e il Genio del Popolo Romano
22.8.2005
Gent.mo Sig. De Florio, 
La ringrazio per la consulenza sulla mia moneta.
Diametro : 1 cm 
Peso: 6,1 g 
non risponde alla calamita
Colore/materiale: argento
Aspetto generale: chiaro 
che valore economico può avere la moneta ?
vorrei sapere anche qualche informazione riguardante la moneta
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 30.8.2005
Egregio Lettore,
trascrivo di seguito i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Follis1, zecca di Roma, RIC VI 94b2, circa 299 d. C., indice di rarità "C"

D. IMP C MAXIMIANVS P F AVG3. Massimiano Erculio, testa laureata a destra.
R. GENIO POPV - LI ROMANI.4 Il Genio del Popolo Romano, con copricapo turrito e lombi drappeggiati, in piedi a sinistra, sorregge una patera con la mano destra e una cornucopia con la sinistra. S*5 in esergo.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto il seguente risultato:.

  1. http://www.ruark.org/coins/Roman/5Tetrarchy/Maximian-3.jpg Bronze Follis minted 294-305 Obv:IMP C MAXIMIANVS PF AVG - Laureate head right. Rev:GENIO POPVLI ROMANI - The genius (spirit) of the Roman people standing left pouring libations from a patera and holding a cornucopia. Ex: S * An excellent example of the blocky generic bust style that is so common in the Tetrarchy period.
  2. http://www.acsearch.info/record.html?id=340118 Source Compagnie Générale de Bourse Price 45 EUR (~66 USD) Description (Translate description) MAXIMIEN HERCULE (10/12/285-02/310) Marcus Aurelius Valerius Maximianus Auguste I (1/04/286-1/05/305) Follis ou nummus 299 N° brm_186687 Date : 299 Nom de l'atelier : Rome Métal : cuivre Diamètre : 27mm Axe des coins : 6h. Poids : 8,81g. Etat de conservation : TB+ Commentaires sur l'état de conservation : Exemplaire sur un flan large et irrégulier. Usure importante, mais parfaitement lisible et identifiable. Patine gris foncé.    Prix :  45,00 € N° dans les ouvrages de référence : RIC.94 b - C.-  Titulature avers : IMP C MAXIMIANVS P F AVG. Description avers : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*). Traduction avers : “Imperator Cوsar Maximianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Maximien pieux heureux auguste). Titulature revers : GENIO POPV-LI ROMANI// S*. Description revers : Genius (le Génie) nu, tourelé debout à gauche, le manteau sur l'épaule, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche. Traduction revers : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du peuple romain). Commentaire à propos de cet exemplaire : Poids léger. Sans argenture. Rubans de type 2. Historique : Maximien est né à Sirmium vers 250. Il a 'le front bas, la figure ridée, le nez en trompette, le menton et le cou épais, la barbe hirsute' d'après 'Les empereurs romains', op. cit., p. 119. Cette description ne ressemble pas tellement aux portraits des argentei qui sont stéréotypés et pas forcément reconnaissables. Il est choisi par Dioclétien pour le seconder. Il est d'abord césar, puis auguste à partir d'avril 286, et c'est la fondation de la Dyarchie. Maximien s'installe à Trèves et doit lutter contre les invasions barbares et l'usurpation de Carausius en Bretagne. En 293, à la création de la Tétrarchie, il est secondé par Constance Chlore. Dioclétien oblige Maximien à abdiquer le 1er mai 305. Il accepte mal la retraite et va soutenir son fils Maxence quand celui-ci s'empare de Rome le 28 octobre 306. Il reprend du service comme auguste en 307 et aide Constantin à qui il donne sa fille Fausta en mariage. Maximien est obligé d'abdiquer à la conférence de Carnuntum le 11 novembre 308. Une dernière fois, il reprend la pourpre au début 310 à Marseille avant de se suicider ou d'être assassiné.
Concludo osservando che:
  • la moneta di figura, con un peso di 6,1g e un diametro di 10mm, presenta caratteristiche fisiche che si discostano sensibilmente dai follis d'epoca;
  • il colore argenteo non è tipico della moneta di bronzo;
  • lo stile della moneta (in particolare il profilo del dritto e i caratteri della leggenda) non è convincente.
Alla luce di quanto sopra esprimo forti dubbi sull'autenticità della moneta.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio
 

-------------------------------

Note:

(1) Traggo dal  sito dell'ANS (American Numismatic Society - http://numismatics.org/search/Roman) le caratteristiche fisiche di alcuni follis della tipologia di figura battuti dalla zecca di Roma che riporto in tabella unitamente al follis di cui link numero due:
 

ANS RIC Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
1 64.b 8,22 11 27
2 64.b 8,84 6 27
3 71.b 11,66 12 -
4 94.b 9,84 12 -
link 2 95.b 8,18 6 27
Il follis del 299 era una moneta di bronzo piuttosto grande, battuta in modo da poterne ricavare 32 da un lingotto di una libbra. Il peso norma si aggirava quindi intorno ai 10,3g all'interno di una gamma di oscillazione compresa tra 11,5g e 8,5g; l'asse di conio poteva collocarsi indifferentemente ad ore 0 o ad ore 12.
(2) Lo stesso tipo di figura fu battuto dalla zecca di Roma nel nome di tutti e quattro i Tetrarchi in carica nel 299 d. C.:
  • IMP C DIOCLETIANVS P F AVG (RIC 94a)
  • IMP C MAXIMIANVS P F AVG (RIC94b)
  • CONSTANTIVS NOB CAES (RIC 95a)
  • MAXIMIANVS NOB CAES (Galerio)( RIC 95b)
(3) Imperator Caesar Maximianus Pius Felix Augustus. Per una breve nota biografica su Massimiano Erculio cliccare qui. Per l'inquadramento storico della prima tetrarchia, cliccare qui.
(4) GENIO POPVLI ROMANI (Al Genio del Popolo Romano). La tipologia monetale del Genio del Popolo Romano, per l'ampia diffusione in tutto l'impero, fu utilizzata da Diocleziano per sottolineare la visione ecumenica della romanità. Agli occhi della gente comune, civili e militari, il follis, la moneta di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in contrasto con gli antoniniani coniati precedentemente con tipologia continuamente mutevole), era associata all'idea  della singolarità dell'essere romani e della solidità della valuta (un po' come il dollaro ai giorni nostri).
(5) Il segno di zecca per questa moneta è costituito da due elementi, il primo è la lettera latina S che individua l'officina monetale (S, secunda), il secondo è "*" che individua l'emissione monetale. La zecca di Roma nel 299 operava su quattro officine contrassegnate dalle lettere P (prima), S (secunda), T (tertia), Q (quarta). Così la moneta indicata al link n° 2 fu battuta dalla quarta officina in quanto recava, come segno distintivo, la lettera "Q".
Indice Dietro Avanti