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Costanzo II e le Vittorie dei nostri Augusti
Diametro: (13,5÷14,6)mm
Peso: (1,39±0,01)g
Asse di conio: 6h
Lega: bronzo
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Follis1, zecca di Trier,2 347 ÷ 348 d. C., RIC VIII 181 (pag. 151), indice di frequenza "C".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda non più leggibili)
D. CONSTANTI-VS P F AVG. 3 Costanzo (figlio primogenito di Costantino il Grande), con diadema di rosette, busto paludato e corazzato a destra.
R. VICTORIAE AVGGQ NN.4 Due Vittorie in piedi di fronte, sorreggono ciascuna una corona e una palma. Segno di zecca .5

Di seguito riporto un follis di tipologia simile, battuto dalla zecca di Trier:

  1. http://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?zpg=2441 The reverse legend abbreviates Victoriae Dominorum Augustorum Que Nostrorum, which means, "Victory to our lords and emperors." RLA982. Bronze AE 3, RIC VIII 184, Choice uncirculated, Treveri (Trier, Germany) mint, weight 1.51g, maximum diameter 15.9mm, die axis 180o, 347 - 348 A.D.; obverse CONSTANTIVS P F AVG, rosette-diademed draped and cuirassed bust right; reverse VICTORIAE DD AVGG Q NN, two Victories facing one another, each holding wreath and palm frond, leaf in center; TRP in ex; from the Aiello Collection; SOLD.


Il valore della moneta, nel presente stato di conservazione, non dovrebbe superare i 10,00€.

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Note:
 

(1) Le caratteristiche fisiche della moneta di figura (13,5-14,6mm, 1,39g, 6h) sono confrontabili con quelle indicate dal RIC per questa tipologia monetale (15-16mm, 1,67g).
(2) Trier (Treviri, in Germania).
(3) CONSTANTIVS Pius Felix AVGustus, riferibile all'imperatore Costanzo II. Costantino II, Costanzo II e Costante (in quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro genitore, Costantino I il Grande. Tra di loro si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto,  Costante in  Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto militare organizzato da Magnenzio. In un momento di turbolenze nell'impero occidentale, Costanzo, sentendo il bisogno di avere in Oriente una figura simbolica a rappresentare la famiglia imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita alla morte di Costantino I, gli diede in isposa la sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15 marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo, partirono per l'Oriente e si insediarono ad Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la situazione al confine persiano si manteneva piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei, specie di questi ultimi, furono represse con grande brutalità. Certo è che il suo governo fu caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze che culminarono con l'istigazione al linciaggio del prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo questo accadimento Gallo fu richiamato, ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in realtà per essere privato delle prerogative e processato a Flanona, un'isola al largo della costa orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la fine del 354. Costanzo morì per cause naturali il 3 novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata.
(4) VICTORIAE DD AVGGGQ NN (Victoriae Dominorum Avgvstorvmque Nostrorum).
(5) Il segno di zecca  si compone di due parti, la lettera M al centro, subito sopra l'esergo, presente solo nelle monete di questa tipologia battute dalla zecca di Trier ed il gruppo TRP, ove TR sta per Trier e P identifica la prima (P) officina.

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