Ho appena comperato
tra radiati barbarici: due sono di origine gallica e uno, probabilmente, è un "barbarico romano", battuto cioè a
Roma in zecca non ufficiale ai tempi di Felicissimo.
Il quesito che vi pongo (specialmente a Ant e, se ci legge, a gpittini) è questo:
assodato che nell'ultimo terzo del III secolo ci fu un'esplosione di minimi, in
Gallia e
Britannia quanti ne giravano
tra il 265 e il 284? O, se ritenete che i minimi fossero un modo
per ovviare alla carenza di spiccioli dopo la riforma di Aureliano,
tra il 273 e il 284 (cioè prima di Diocleziano e della sua riforma)?
Ecco, comunque, le tre monete:
1. Tetrico I, radiato barbarico, minimus. Zecca irregolare (271-280 d.C.)
CU, 0,55 gr, 11,5 mm, F
D/ Testa radiata a dx, legenda di fantasia
R/ VI..., figura stante a sx
Nota: probabile origine gallica
Provenienza: ex Compagnie Gènèrale de Bourse (Cgb),
Paris. Acquisita nell'aprile 2012
2. Tetrico I, radiato barbarico, minimus. Zecca irregolare (271-280 d.C.)
CU, 0,53 gr, 11,5 mm, F
D/ Testa radiata a dx, legenda scarsa e di fantasia
R/ Figura a sx
Nota: probabile origine gallica
Provenienza: ex Compagnie Générale de Bourse (Cgb),
Paris. Acquisita nell'aprile 2012
3.
Claudius II Gothicus Radiato imitativo (minimus), zecca non ufficiale (originale zecca di
Roma), circa 270 d.C.
AE, 0,817 gr, 12,5 mm, 0°, F
D/
DIVO CLAVDIO, testa radiata a dx
R/
CONSECRATIO, altare fiammeggiante
cf
SRCV III 11462 and
RIC V 261 (ufficiale, zecca di
Roma)
Provenienza: ex
William Turner Collection lotto 396 (questa
moneta), lasciata in eredità nel 1867 al figlio
Mansfield Turner, morto nel 1901. Collezione rimasta in famiglia e dispersa dal pronipote di
William Turner nel 1987. Ex FAC. Acquisita nell'aprile 2012.
Avrete notato che la terza risponde anche a un mio vezzo, quelle delle antiche collezioni. Questa collezione è antecedente a Boyd: è di epoca napoleonica. La posto qui perché peso e diametro sono compatibili con le coniazioni "barbariche minime", ma la qualità delle immagini e delle iscrizioni oltreché la provenienza mediorientale (la
moneta è entrata nella collezione Turner
tra il 1812 e il 1820 durante la sua permanenza nell'Impero Ottomano) inducono a considerare questo antoniniano come prodotto dalle zecche non ufficiali romane all'epoca di Felicissimus, regnante Aureliano.