Credo che giustamente si debba tornare all' edictum de pretiis emanato nel 294 da Diocleziano che dimostra come affermato da Rick2 che l'unità di conto era il vecchio denaro.
Così come nel periodo dell'inflazione Jugoslava o nel periodo dell'inflazione tedesca la carta
moneta nel volgere di pochissimi anni poteva valere fino a 1000 volte di più rispetto all'unità di conto il Dinaro ed il Marco che non esistevano ormai più (visto il valore infinitesimo rispetto ai livelli dei prezi), altrettanto successe nell'impero in particolare dal 250 in poi.
Evidentemente gli
Imperatori " spendaccioni " cercarono di far valere di più la
moneta circolante con Editti che imponessero un valore controllato alle merci (in riferimento al denaro unità di conto)
per salvaguardare il potere d'acquisto della
moneta circolante.
Nel 294 con la riforma di Diocleziano il sistema monetario doveva essere:
1 Aureo=25 Argentei= 100 Folles=1.250 Denari di unità di conto.
Da cui 1
Follis =12,5 Denari unità di conto.
La percentule del rapporto oro /argento era di 15,5%
La percentule del rapporto oro /bronzo era di 187,5 %
La percentuale Argento / bronzo era di 12
Per citare alcuni esempi :un modio Italico di frumento (8,754 L.) era imposto a 100 Denari
1 Sextarivs( 0,547 L.) di vino Piceno a 30 Denari
1 Libra di carne di Porco a 12 Denari
1 manovale 25 Denari al giorno
1 Fabbro 50 Denari al Giorno
La parcella di un avvocato o di un Architetto
per un parere cento Denari
Ma
per tornare alle indicazioni date da Marcvs Didivs è probabile quindi che il termine Centennionalis in realtà indichi un valore di 100 Denari unità di conto.
Sempre il
Failmezger riporta alcune
FEL TEMP REPARATIO dal 348-350 con A dietro alla nuca con diametro variabile a seconda delle zecche da 20 a 26 mm. nel campo al rovescio Compaiono (A, *, UA, XP, A*, F)
Dal 350-352 sempre A dietro la nuca ma in campo sinistro del rovescio (B*, corona d'alloro*,*, B*, Gamma*,delta *, III, III*, gamma dot)
Nel 353 dietro alla nuca compare a seconda delle zecche sia A che B che Delta (forse l'inflazione era diversa a seconda delle varie parti dell'Impero o nell'ambito della stessa zecca era galoppante) , al rovescio ( II,
LXXII),
LXXII S,
LXXII XP,
LXXII corona d'alloro, I, L,*, A, *A, dot S dot, Gamma dot, S )
Nel 354 compare la E dietro alla nuca e al rovescio in campo sinisto (D, E, II, EV, A, B, Gamma, Delta,dot, Xdot,E dot)
Dal 355 al 361 oltre al rimpicciolimento della
moneta 15/19 mm si osserva al dritto dietro la nuca la lettera M che significherebbe Mille denari unità di conto (ipotesi suffragata anche dal
Failmezger) al rovescio in campo sinistro (D, M, II, II*, *, *U, dot, M*, L, E, dot M dot, A, Delta, )
Ora mentre appare più che logico considerare la lettera maiuscola dietro la nuca come indicatore di valore A=100, B= 200, Gamma=300, Delta= 400 etcc. mi sembra più complesso indicare il simbolo al rovescio in campo sinistro come indicatore di valore anche perchè:
Nel 350/352 con A al dritto compare contemporaneamente sul rovesciola lettera B*, III, III*, corona d'alloro.
Nel 353 Con A al dritto compare al rovescio il simbolo I, II,
LXXII S, Gamma
Sempre nel 353 compare al dritto Delta e al rovescio contemporaneamente L, I, A, S, dot S dot, II, Gamma dot, B*, B dot.
Infine dal 355 al 356 con M al dritto compare contemporaneamente II,II*, dot.
In questi casi il simbolo al rovescio contrasta con il valore espresso al dritto.