Vi è una notevole pluralità di simboli nel campo.
Presenti nel 15-20% dei casi, sono collocati
tra le due stelle o, qualche volta, le affiancano. Essi sono una prerogativa tipica delle zecche di
Arles e Treviri, particolarmente della prima, che presenta uno spettro molto ampio di soluzioni grafiche. Quelle di
Aquileia, Eraclea e
Nicomedia si limitano ad inserire uno o 3 globetti; Roma una ghirlanda. Infine, le zecche di Alessandria,
Antiochia, Cizico, Costantinopoli, Lione,
Siscia e Tessalonica, invece, non collocano simboli di nessun tipo nel campo.
I simboli possono essere globetti, ghirlande, rami di palma o d’alloro, mezze lune, corone, oppure
Chi-Rho. Circa il loro significato, c’è chi ipotizza che essi siano immagini delle costellazioni presenti nel cielo quando venne fondata Costantinopoli: una ipotesi suggestiva, ma al momento non esiste ancora una interpretazione convincente, che giustifichi la loro presenza e spieghi perché essa è limitata ad alcune zecche.
Nell'immagine allegata, i simboli più frequenti e caratteristici: a) tre globetti allineati verticalmente; b) globetto a destra delle stelle; c)
Chi-Rho; d) simbolo sconosciuto; e) ghirlanda; f) ramo di palma; g) ramo d’alloro.
Esiste anche il pino (zecca di
Arles) ed il nostro amico Sergio ha un esemplare con un crescente lunare, di una zecca non identificata.