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PIETAS AVG e strumenti sacrificali

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tacrolimus:
Il rovescio di seguito illustrato è una delle numerose rappresentazioni degli strumenti sacrificali sulle monete romane.
Al centro compare un praefericulum affiancato a destra da un aspersorio (aspergillum) a da un simpulum ed a sinistra da un lituus auguralis (bastone d'augure), una patera ed un terzo oggetto che generalmente è identificato come coltello (knife) o coltello sacrificale (opfermesser).
Vorrei chiedere:
Quale era il nome latino di questa lama o coltello sacrificale?
Ma sopratutto:
Quale è il collegamento tra la raffigurazione di questi strumenti sacrificali e la legenda PIETAS AVG?

Grazie
Luigi

antvwala:
Ciao Tacrolimus:

Spero di rispondere correttamente alla tua domanda indicando i nomi di alcuni strumenti sacerdotali:

SECESPITA, pugnale sacrificale con una lama larga e triangolare
GVTTVS, brocca sacerdotale per il vino, che veniva versato goccia a goccia sulla PATERA, tazza di libagione
TURIBVLVM, turibolo
ACERRA, cassetta per i grani di incenso
SIMPVVIVM, simbolo del Pontifex
GALERVS, simbolo del Flamen (sacerdote; il Flamen Dialis impersonificava Giove; il Flamen Martialis impersonificava Marte; ecc.)

Antvwala

tacrolimus:
Grazie Antvwala.

La tua descrizione della forma del pugnale sacrificale calza bene con la sua rappresentazione sulla moneta (come si vede tuttavia sicuramente meglio sul rovescio di questo denario).

Mi incuriosisce ancora capire il perchè dell'abbinamento tra la legenda e gli oggetti sul rovescio.
Nessuna idea?

Luigi

gpittini:
Credo che il motivo sia questo: PIETAS in latino non ha il significato italiano di pietà (nel senso: abbi pietà, aver pietà di qualcuno, ecc.) ma piuttosto quello di: devozione religiosa, rispetto per la religiosità tradizionale, e quindi: dedizione al culto, alle cerimonie religiose antiche, ecc. Per questo gli strumenti sacrificali sono sempre collegati a questa legenda. Del resto, anche RELIGIO significa qualcosa di non molto diverso: soprattutto la religione arcaica, il terrore per l'ira degli Dei, la superstizione, ecc. Quella che fa dire a Lucrezio, a proposito del sacrificio di Ifigenia compiuto dal padre Agamennone: " a tali malefatte potè condurre la superstizione!" (Tantum religio potuit suadere malorum, De rerum Natura, I, 101).

Postumus:
Era usanza inserire questa variante sul rovescio dei giovani Ceasare, così a memoria Massimo, Erennio Etrusco, Ostiliano, Tetrico II  etc.

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