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Author Topic: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".  (Read 1848 times)

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gpittini

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Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« on: September 27, 2008, 05:35:44 am »
Mi riferisco prevalentemente all'opera in 3 voll. di M.Alram e F.Schmidt-Dick: "Numismata Carnuntina. Forschungen und Material", ed. OAW, Vienna, 2007, in cui compare un lungo capitolo sui "cosiddetti falsi del Limes" ed una silloge di ben 408 monete.
Le tipologie di questi fusi vanno dai magistrati monetari di Augusto, a Claudio, Nerone, Domiziano, Traiano, Adriano, agli Antonini e Severi (ove c'è il "picco"), fino ad Elagabalo, A.Severo, J.Mamea.  Si tratta di grandi e medi bronzi (S,Dup., As) fusi, prodotti utilizzando come modelli per lo stampo delle monete autentiche in vario stato di conservazione.
Tutti hanno un peso minore o molto minore rispetto agli originali (fino alla metà, o anche meno), e sono a volte tanto sottili da presentare difetti lacunari del metallo all'interno o ai margini (veri e propri buchi). Il peso medio dei sesterzi è fra 9 e 12 g.
A parte l'evidenza della fusione, l'aspetto qualitativo di queste monete è sempre scadente o pessimo. Erano ottenute con "alberi di fusione" di vario tipo, cioè in serie o in parallelo, e l'origine fusa è ben documentata, oltre che dall'appiattimento di tutti i rilievi, anche dalle alette residue o dai segni di cesoia o scalpello o lima per eliminarle.
In realtà, i primi studi sui fusi d'epoca comparvero in Francia negli anni 1840-1850, dopo un ritrovamento ad Aix-en-Provence. Poi, dopo questi primi lavori di de Lagoy, de la Saussaye, Colson e Lenormant, sono seguiti quelli della Cesano (1912) e soprattutto, decisivi, di Kubitschek (1915 e segg.), Lacoms, Pinks, e ultimamente Boon (1965, su ritrovamenti in Inghilterra), Kunisz e C.Kings.  Un importante ritrovamento (290 pezzi) avvenne anche ad Aosta ed è descritto da M.Orlandoni (RIN, 1987). L'ultimo contributo importante, prima di quello che sto riassumendo, risale al Seminario tenuto a Martigny (Svizzera) nel 2002.
Per quanto riguarda le "fusioni del limes" rinvenute a Carnuntum, l'ipotesi più accreditata è che servissero ai militari lì acquartierati in una postazione di grandi dimensioni, per le piccole spese: infatti molto spesso mancava il piccolo numerario, soprattutto per i costi e le difficoltà di trasporto dalla zecca di Roma (o altre) fino a Vienna.
E' molto dubbio però che tali monete potessero essere facilmente spese anche al di fuori dell'area militare e sue adiacenze; si spiega così anche la loro scarsa diffusione. E' piuttosto probabile che quelle rinvenute in Gallia Meridionale (compresa Aosta) e in Inghilterra abbiano origini simili. A Carnuntum gli archeologi hanno trovato residui di probabili fucine, ed anche alcuni stampi, che però non ho visto riprodotti nell'opera.
La cessazione di queste fusioni, avvenuta piuttosto bruscamente fra il 232 e il 238, è ora da tutti spiegata con l'avvio della zecca di Viminacium, che produsse moltissimi bronzi rinvenuti in gran copia anche a Carnuntum.
L'unica moneta in collezione che credo rientri sicuramente in questa categoria è questo bronzo di Settimio Severo, Romae Aeternae; pesa 5,2 g. e misura 25 mm. Sono propenso a ritenere che sia un "sesterzio", tratto dal C.616 e RIC 197. Presenta un'ampia lacuna  nella zona inferiore. Spero di riuscire a postarlo.

gpittini

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Re: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« Reply #1 on: September 27, 2008, 05:37:04 am »
Ora posto il D.

Offline antvwala

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Re: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« Reply #2 on: September 27, 2008, 03:41:36 pm »
Nella monetazione antiche, anche la frontiera tra "falsi" ed "imitativi" nel bronzo è molto labile, o forse del tutto inesistente. Un tema difficile che non so quanto sia stato affrontato. Sulla monetazione romana ho solamente la tua nota e l'articolo di Frederic Weber. Ovviamente ho molto di più sui trachy ;D

Antvwala

Offline Postumus

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Re: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« Reply #3 on: September 30, 2008, 09:56:47 am »
Non è che puoi fare una foto anche di come risulta l'imterno della frattura?
Grazie
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

gpittini

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Re: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« Reply #4 on: October 02, 2008, 04:45:06 pm »
Provo a mandare una foto "di taglio", che però non mi pare venuta molto bene.

Offline Postumus

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Re: Bronzi fusi antichi: i cosiddetti "falsi del Limes".
« Reply #5 on: October 02, 2008, 06:11:54 pm »
Più che sufficiente grazie !
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

 

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