Prima di tutto voglio complimentarmi con il fotografo
per la nitidezza dei dettagli e soprattutto
per la chiarezza dei dettagli,
così importanti
per la comprensione della mia breve descrizione.
La descrizione tecnica che segue è una mia riflessione sui fenomeni che hanno portato alla rottura della
moneta, qualsiasi obiezione, aggiunta, commento o richiesta è la benvenuta.
>:(Pronti--??? VIA …….
L’iniziale lega Ag/Cu (Rame = Cu) + altri metalli ha subito una serie di reazioni secondarie che hanno portato alla formazione di tre zone distinte e separate con caratteristiche fisiche diverse della miscela di partenza e soprattutto con friabilità e indici di durezza e resistenza minori.
La
moneta presenta due
metà quella di dx più scura e praticamente quasi senza più argento e quella a sx della foto
dove sono nettamente visibili tre zone distinte :
Il CORE centrale di Ag
Il primo strato esterno marrone rossiccio ( con ampie zone sul piano a dx) di miscele di ossido di Cu
Il secondo strato esterno bruno-cenere / grigio di Ossido di Ag
Questi tre strati si sono formati
per trasmigrazione o meglio migrazione cationica della lega Ag/Cu + altri metalli,
tra questi altri sicuramente lo Zinco e poi forse lo Stagno a Antimonio.
Anche se presenti in minima quantità questi ultimi elementi giocano un ruolo importante nei fenomeni indicati.
Praticamente la lega si è impoverita nel tempo del suo rame, che migrando verso l’esterno (con reazioni di ossidoriduzione) ha lasciato l’argento all’interno “quasi” nella sua forma metallica pura.
Il rame poi si è ossidato dando origine a strati di ossido, in genere a
sandwich con l’ossido di argento esterno che
però hanno formato una
patina protettiva…debole
Nella zona di dx, invece il processo si è ulteriormente deteriorato perché la
patina secondaria di ossidi è una miscela continua e non omogenea di Ossidi di Ag / Cu, mescolati
tra loro….l’argento è finito…
Questa zona, la più fragile di tutta al
moneta, è l’inizio della iattura della rottura.
Tutta la zona è porosa e i composti che si sono formati sono fragili, generalmente poco cristallizzati e senza capacità di cristallizazione
per la formazione di una vera e propria
patina resistente.
L’argento centrale impoverito di Cu è poco plastico, rigido e discontinuo….e chiaramente alla frammentazione iniziale dei strati esterni nessuna resistenza meccanica è stato possibile offrire alla linea di taglio.
Il tutto è partito probabilmente, dico probabilmente X zone di cattura elettronica da parte dello Zinco nella lega o
per reazione diretta favorita da fattori esterni della reazione
tra Ossidi di Argento (esterni) e Rame o Ossidi di Rame (sempre esterni).
Il tempo ha fatto il resto.
Un salutone
MAX