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Ancient Coin Discussions In Other Languages => Forum di discussione di Numismatic in Italiano => Topic started by: antvwala on September 23, 2008, 05:59:50 pm

Title: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 05:59:50 pm
IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE

di Gianfranco Pittini



Le imitazioni antiche di monete romane ufficiali si collocano soprattutto in questi quattro periodi storici:

1. Imitazioni illiriche e balcaniche di assi e dupondi dei monetieri di Augusto, spesso contromarcate e di fattura molto scadente (R. Martini, 2002 e 2003). In qualche caso, si ha l’impressione che la moneta e la contromarca siano assolutamente contemporanee ( = conio della moneta già predisposto con la contromarca, che è anch’essa sovente barbarica, ad esempio con le lettere S e C invertite).

[1] - imitazione di sesterzio dei magistrati di Augusto
D: [ob]/civ[is]/[servatos]
R: […]vir[…] sc    con contromarca: T•C•A(?)
Diametro: 23 mm   Peso: 4,2 g

[2] - imitazione di asse dei magistrati di Augusto
D: […] illeggibile con contromarche elmo, AUG e TI•CAE
R: […] illeggibile con contromarca illeggibile
Diametro: 23 mm   Peso: 10,6 g

[3] - imitazione di dupondio dei magistrati di Augusto
D: avgvst(s) tribvnic potesta
R: [cpl] lotivs ru[fvs] iiivr aaa [ff]
Diametro: 22 mm   Peso: 10,6 g
Nota: la a non è presente nelle emissioni "ufficiali"; vr manca della i



Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:02:16 pm
2. Imitazioni bronzee o di mistura dei denari degli Antonini e dei Severi, dette a volte “monete del Limes”, coniate probabilmente in regione danubiana presso le truppe, a volte da zecche itineranti o comunque ufficiali o autorizzate. Sono sovente di buon livello tecnico, a parte il basso titolo di argento.


3. Imitazione dei radiati del III secolo (antoniniani e derivati). Sono situate nel periodo di maggior turbolenza dell’Impero, caratterizzato anche da improvvisa chiusura di zecche, difficoltà nelle comunicazioni e trasporti militari, improvviso insediamento di “usurpatori”.


[4] - imitazione di un radiato di Gallieno
D: Testa radiata a dx   In circolo […]mpcuo[…]
R: Pegaso barbarizzato, con ali esilissime e parte posteriore del corpo sollevata
Diametro: 16 mm   Peso: 1,8 g
Nota: la c è retrograda
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:14:28 pm
4. Imitazioni del IV secolo, dal 318 al 363 circa e poi successivamente al 379 (quindi: da Costantino 1° a Teodosio 1°). Esse si giustificano con la povertà estrema di emissioni bronzee in alcuni periodi, specie nel Settentrione (Gallia e Britannia), la prolungata chiusura di alcune zecche, l’isolamento di ampi settori dell’Impero per eventi bellici (esempio la Britannia).

[5] - imitazione di bronzetto di Crispo, tipo “virtus exercit”
D: Busto corazzato ed elmato a dx     crispv[….] caes
R: Prigionieri sotto un trofeo    vir […] ex […]cit[   ]  scritta con caratteri atipici
Diametro: 18 mm   Peso: 2,6 g

[6] - imitazione di Ae3 di Costantino, tipo “virtus augg”
D: Busto piuttosto alterato di Costantino I°    costa[…]tinus avg
R: Porta con torri, del tutto destrutturata , porta assente    virtv-s avgg   in caratteri grossolani
Diametro: 20 mm   Peso: 2,5 g
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:20:46 pm
I principali Autori che si sono occupati delle imitazioni del 4° secolo (A. Alfoeldi, 1926; P. V. Hill, 1950; J. P. Callu e J. P. Garnier; P. Bastien, 1982 e 1985) avevano redatto una sorta di classificazione qualitativa delle imitazioni, suddivise schematicamente in 3 livelli (in particolare: P. Hill, 1950 e P. Garnier, 1985):

I. Esemplari ben riprodotti, ma con alcuni errori nelle iscrizioni.

[7] - imitazione di Ae3 di Costantino, tipo “victoriae laetae princ perp”
D: Busto corazzato ed elmato a dx, con volto mal riconoscibile    imp costant[…]nus […]
R: Due vittorie con scudo, aderenti al modello classico, in esergo str
Diametro: 17 mm   Peso: 2,7 g

[8] - imitazione di anonima costantiniana, tipo “vrbs roma”, moneta piccola ma con immagini poco alterate.
D: vr[…] rota
R: Sopra la lupa con gemelli vi è una corona fra due stelle, queste ultime molto approssimative, esergo non leggibile
Diametro: 14 mm   Peso: 1,0 g
Nota: la t è retrograda
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:21:58 pm
II. Ritratti più o meno degradati, con tendenza occasionale alla stilizzazione.

[9] - imitazione di Ae3 di Costantino, tipo “providentiae avgg”
D: Busto piuttosto deformato di Costantino I°    costantinus ayg  scritta con lettere atipiche
R: Porta di città con un solo ingresso, assai mal delineata    […]ae augg
Diametro: 22 mm   Peso: 3,7 g
Nota: y al posto di v

[10] - imitazione di Ae3 di Costantino, tipo “victoriae laetae princ perp”
D: Busto elmato, lineamenti un po’ aguzzi    inp costiiiispnnic[…]
R: Le due vittorie estremamente rozze e schematiche    iinnnnn[…] Diametro: 16 mm   Peso: 2,6 g
Nota: iinnnnn serie di i e di n alcune volte retrograde
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:23:14 pm
III. Monete di stile francamente barbarico, con scritte spesso del tutto incomprensibili.

[11] - imitazione di “victoriae laetae princ perp”, imperatore non identificabile
D: Busto a sx con grosso collo conico e testa piccola, legenda di sole asticelle […]iiii[…]
R: Immagine estremamente degradata delle due vittorie, tracce di asticelle sul contorno
Diametro: 16 mm   Peso: 2,4 g

[12] - imitazione del tipo “victoriae laetae princ perp”, forse di Costantino Figlio
D: Busto a sx, corazzato, elmo e lancia, il tutto realizzato a piccoli punti,    [….]oic[.…]
R: Immagine molto degradata delle due vittorie      [….]iii-ici[.…]
Diametro: 19 mm   Peso: 2,9 g
Nota: c retrograda
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:24:34 pm
Più recentemente, altri Autori (Pfisterer e Winter) hanno individuato 4 o anche 5 diversi livelli di “barbarizzazione”, con una scansione più graduale nell’allontanamento dal modello originario, specie rispetto alla comprensibilità delle legende, che alla fine si riducono (essendo gli incisori totalmente ignari del latino e per copiatura da altre imitazioni), ad una serie di asticelle, cerchi, semicerchi o segni di altro tipo.

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che certe emissioni, specie fra quelle di 1° livello, possano essere state prodotte in officine clandestine da artigiani che lavoravano nelle zecche ufficiali (P. Bastien, 1985) e che avevano libero accesso, in particolare, ai conii del rovescio. Solo i conii del diritto infatti, con l’effigie imperiale, erano tenuti rigorosamente sotto chiave.
Risulterebbe comunque che, quanto meno nel 4° secolo, solo i contraffattori di monete d’oro e d’argento fossero perseguiti e condannati fino alla pena capitale, mentre per l’imitazione dei bronzi vigeva di fatto una sostanziale tolleranza.
Nei ripostigli di questo periodo le imitazioni bronzee costituiscono, rispetto al tesoro complessivo, dallo 0% al 49% del ritrovamento: si va dal 49% di taluni ritrovamenti della Gallia Narbonense, al 17% (come massimo) di taluni tesori inglesi, a percentuali spesso molto inferiori nei tesori tedeschi e svizzeri; mentre in Italia e in Oriente spesso non è reperibile alcuna imitazione. Queste considerevoli differenze sembrano dovute proprio alle condizioni economiche e militari sopra accennate, che erano estremamente varie nelle diverse regioni dell’impero.
Quanto al dato temporale, oggi si ritiene che le imitazioni siano state coniate quasi contemporaneamente agli originali o poco dopo l’emissione di questi; il peso e il modulo delle monete di imitazione (da quelle augustee fino ai minimi e minimissimi) sono quasi sempre inferiori, anche di molto, ai valori medi delle monete di riferimento. Esistono infine anche imitazioni fuse (assai poche), prevalentemente nei primi secoli.

Con “minimi” si definiscono le monete di imitazione, più o meno nettamente barbariche, dei bronzi romani AE 4 dei secoli IV e V (Callu J.P., Adelson e Kustas, ecc.). Alcuni Autori designano “minimi” anche gli ultimi bronzi ufficiali di dimensioni ridottissime, peso teorico 1 scrupolo (1,137 g); così Picozzi, 1966, ma anche Sutherland (op. cit.).

Generalmente, i MINIMI hanno un diametro di almeno 10 mm ed un peso non inferiore a 1,2 g.
Esistono in realtà esemplari di peso anche molto inferiore (da 0,25 a 1,15 g nel ripostiglio studiato da Callu, con diametro fra 7 e 13 mm). I MINIMISSIMI sono quindi le monete più piccole in assoluto, inferiori cioè a 10 mm di diametro ed a 1,2 g di peso; possono scendere a 7 mm di diametro e 0,3 g di peso, o eccezionalmente anche meno (P. Bastien, 1985, p. 145).  In realtà, nella bibliografia sull’argomento è difficile trovare una delimitazione precisa in diametro e peso fra MINIMI e MINIMISSIMI (termine quest’ultimo poco usato) e le suddette misure di 10 mm e 1,2 g non sono da tutti accettate e vanno considerate assolutamente convenzionali.
L’uso pratico dei minimissimi sembra utilizzasse non tanto la singola moneta, quanto sacchetti di monete, forse sigillati e valutati “a peso”.

[13] – minimissimo, imitante “gloria exerc” di imperatore non identificabile
D: Busto imperiale a dx con testa diademata, aspetto abbastanza classico che richiama Costante o Costanzo II°     [….]od[…]
R: Due soldati piuttosto stilizzati con un’insegna centrale
Diametro: 9 mm      Peso: 0,7 g

[14] - minimissimo, imitante “gloria exerc” di imperatore non identificabile
D: Volto imperiale con tratti molto grossolani, naso pronunciato     [….]iiiii[.…]
R: Due figure stanti ai lati di un’insegna, stilizzate
Diametro: 9 mm      Peso: 0,7 g

Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:25:27 pm
Le imitazioni barbariche di maggiori dimensioni hanno in ogni caso un peso poco o tanto inferiore rispetto ai loro modelli ufficiali, che sono rappresentati soprattutto da monete di Costantino (le due vittorie, la Virtus Exercitus, Vota XX) e dei figli (Providentia Augg, Fel Temp Reparatio, Gloria Exercitus, Concordia Militum), ma anche di Giuliano il Filosofo (Securitas Reipub).

[15] – imitazione di Ae3 di Costantino, tipo “victoriae laetae princ perp”
D: Busto imperiale approssimativo con tratti aguzzi    imp costanint
R: Le due vittorie molto degradate, nel contorno una serie di asticelle, in esergo tint (?)
Diametro: 18 mm   Peso: 3,2 g

[16] – imitazione di Crispo o Costantino Figlio o Giuliano, forse di “vota X” o “vota XX”
D: Busto imperiale a sx, con scudo, il tutto a piccoli punti    [….]iiic iiiii c iiii c […]
R: serie di piccoli segni incomprensibili, vagamente geometrici e talora simmetrici, alcuni potrebbero indicare dei numeri
Diametro: 17 mm   Peso: 2,6 g
Nota: c retrograda
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:25:56 pm
I luoghi di produzione di queste monete sono prevalentemente la Britannia, la Gallia Settentrionale ma in parte anche quella centrale, l’Africa, i Balcani (in particolare la Pannonia, attuale Ungheria, ma anche settori dell’Austria e dell’attuale Serbia). Per questo motivo esse vengono reperite ed anche collezionate e studiate prevalentemente nell’Europa Settentrionale e Centrale, e molto poco in Italia.
La materia sinora è stata studiata in modo parziale. Si tenga conto che, fino a non molti decenni fa, le monete di queste dimensioni trovate nei tesoretti non venivano né studiate né repertoriate, e tanto meno esposte nei musei, perché risultavano esteticamente povere e poco interessanti per i collezionisti; è solo dal 1950 circa che sono cominciati ad uscire alcuni studi inglesi e francesi.
Recentemente sono state pubblicate diverse collezioni, alcune delle quali risultano di dimensioni discrete (dalle 40 alle 100 monete ed oltre) e possono rappresentare le prime “Silloge dei radiati, minimi e minimissimi di imitazione” (Callu-Garnier, P. Bastien, Pfisterer-Winter, Barbarous Imitations of the 4th Century in: www.constantinethegreatcoins.com/barb2/ )



Gianfranco Pittini.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 23, 2008, 06:26:43 pm
Bibliografia per chi desidera approfondire l’argomento:

- Picozzi V. La monetazione imperiale romana, Roma 1966.
- Adelson e Kustas, “A bronze hoard of the period of Leo I”, ANS, Museum notes, IX, 1960.
- Le Gentilhomme P., Le monnayage et la circulation..”, R.N., 5,7,1943.
- Sutherland C.H.V., «Minimi, Radiate and diademed: their place in Roman and post-Roman currency», in volume con altri contributi, Biblioteca Numismatica S.I.N. di Via Orti 3, E/3, 6.
- R. Martini, Monete romane imperiali contromarcate in bronzo dell’area delle province della Mesia e della Thracia, I secolo d.C., Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, Voll. 1° e 2°, anni 2002-2003.
- Articoli di Vittorio Crespi, “La svalutazione delle monete divisionali nel sistema monetario introdotto da Diocleziano”, in Monete Antiche, N°.19 del genn. 2005 e N° 27 del maggio 2006), con amplissima bibliografia.
- P. Grierson: Late Roman Coins.
- RIC vol. X, in particolare: Pseudo-imperial coins: Galli, Spanish, African. Anche però i Visigoths, Franks, Suevi…
- Callegher: studi su ritrovamenti effettuati a TN, in: Archeologia delle Alpi, n.4. Materiali per la storia urbana di Tridentum. II. Ritrovamenti monetali, a cura di E.Cavada e G.Gorini.
- Kent: vedi riassunto nel X vol. RIC  ed integrazioni  successive..
- J.P.Callu e J.P. Garnier: Minimi constantiniens trouvès à Reims, Append. II, Corpus des Imitations, N.A.C. 6  (1977) p.300.
- Bull. de la Soc. Française de Numismatique, 37°, n.10, dec. 1982: Table Ronde de la SFN sur les monnayages d’imitation dans l’empire romain.
- P.Bastien, Imitations of Roman Bronze Coins, ANSMN, 30 (1985)
- M.Pfisterer, H.Winter, Eine Sammlung barbarisierter spaetroemischer Muenzen aus Carnuntum, in M.O.N.G., 41, 2001, n.2
- G. Pittini: Due imitazioni barbariche di bronzi costantiniani, Comunicazione n° 50 della S.N.I., vedi anche la bibliografia.
- M. Asolati, Il ripostiglio di Camporegio (GR), RIN 2006, pp. 113-161.
- International Numismatic Symposium, Budapest, 1980, Ed. Akademiai Kiado by Gedai , Birò-Sey


Dove reperire le immagini dei minimi:

 - P. Grierson (Late Roman Coins): buone riproduzioni di Ae 4 (e qualche Ae 5) di monete imperiali originali (non imitazioni!)
- J.P. Callu Molte riproduzioni interessanti e di buona leggibilità.
- Adelson e Kustas: alcune riproduzioni interessanti.
- M. Asolati: molte riproduzioni.
- P. Bastien (1985): molte ottime riproduzioni.
- Pfisterer-Winter: molte ottime riproduzioni.
- www.constantinethegreatcoins.com/barb2/

La maggior parte delle opere è consultabile presso la Biblioteca della Società Italiana di Numismatica, via Orti 3, MILANO, tel. 02-55194970.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:16:54 am
Una spiegazione. L'amico Gianfranco mi inviò un email con questo testo, che scrisse per il bollettino del CCNM (Circolo Culturale Numismatico Milanese). Gli suggerii di postarlo su questo sito, per avviare un topic su una materia sulla quale quasi tutti i collezionisti di monetazione romana hanno esempi da postare. Le prime tre monete postate sono di G. Veronelli; le altre di Gianfranco.
Poiché mi rispose "certo che sono d'accordo di inserire il mio lavoretto su Forumancientcoins, ma ti sarei grato se lo facessi tu", ecco che l'ho postato.
E visto che ho tirato la prima pietra, non nasconderò la mano ma posterò alcuni nummetti imitativi che ho in collezione.

Qui viene il primo che ha un diametro di circa 15 mm. A me pare un'imitazione di un radiato di Tetrico, ma non ci capisco nulla. Monetina acquistata in Gallia, ma in tempi moderni (sono vecchio, ma non contemporaneo di Postumo ;D )

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:19:31 am
Qui viene la seconda imitativa, con al verso la Victoria Avg (o almeno questo mi sembra). Quanto a chi sia l'imperatore di cui si imita il viso... lo lascio dire a voi... Il diametro è di 16 mm

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:21:54 am
Ed infine un'imitazione con la Gloria Exercitvs, o qualcosa di simile. Al dritto mi pare si voglia imitare una moneta di Costante (mi sembra di leggerci CONSTANS). Il diametro è di 14 mm.

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 08:53:53 am
Ecco ancora un'imitativa di Valentiniano III, ma che forse imitativa non è, del diametro di appena 10 mm...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 08:56:24 am
.... un'imitativa di Claudio I, forse britannica...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 08:58:15 am
... una di Costantino II...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 08:59:53 am
.... ed una, infine, che proviene dalla Spagna ed ha 14 mm di diametro, che ho attribuito ai Vandali.

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: pippo72 on September 24, 2008, 02:19:10 pm
ciao Ant sul campgate di valentiniano III abbiamo fatto delle speculazioni un po' di tempo fa. Appartiene ad una tipologia di AE4 che si rinviene esclusivamente in africa a imitazione dei vot pub (e castra) di valentiniano III. "Ufficialmente" si tratta di imitazioni vandaliche, ma, data la serialità con cui vennero coniate e data anche la ripetitività delle legende (all'incirca dnvalen-aug)  è suggestiva l'ipotesi che esistesse la zecca vandala di cartagine che coniava a nome di valentiniano.

ps: se trovo l'immagine di una moneta forse imitativa ma davvero ben fatta (naturalmente di teodosio) la posto perchè non riesco a decidere se essa appartenga alla categoria delle imitative ben fatte o a quella delle ufficiali con piccoli errori di "spelling"...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: gpittini on September 24, 2008, 02:45:33 pm
 :) Ringrazio molto l'amico Antvwala per aver inserito le mie riflessioni in questo Forum, al quale io non ero ancora iscritto. Le monete da lui postate sono tutte "fortemente barbarizzate", salvo forse il Valentiniano III, su cui ho poca esperienza. E' molto interessante anche il Claudio 1°, ma naturalmente le imitazioni del I secolo richiederebbero un discorso a parte, che io non ho per ora approfondito, sia sulla tecnica che sulle motivazioni economico-monetarie alla base di queste coniazioni.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:06:53 pm
Sì, Pippo, ricordo bene la discussione sul campgate di Valentiniano III, Ric 2160-63 (sto diventando bravo!), ma ci sta un ma... la coniazione legittima al verso dovrebbe dire CAS / TRA, mentre questo bronzetto dice DIVI / .... . Giustamente, perché la coniazione ufficiale è romana e questa, cartaginese, mi sembra possa essere considerata imitativa di quella romana... che ne dite?

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:16:33 pm
.... ed ecco un'altra imitativa di Tetrico: il poveraccio è stato imitato persino da Gigi Sabani e Sabina Guzzanti!
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 03:59:52 pm
... beh, di quando in quando imitavano anche il figliolo...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 24, 2008, 04:30:21 pm
Giacché siamo in tema di Tetrici e dintorni, eccone altri 5...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 24, 2008, 05:56:52 pm
ne allego qualcuna delle mie ;)
Non sono propriamente barbariche, ma le definirei "non ufficiali".
La prima che vi posto è un VOT V di Costantino I...una moneta con dovrebbe mai essere stata coniata per questo imperatore, ma solo per i figli ma con leggenda del rovescio riconducibile al ruolo di "Cesare". Come potete vedere non ci sono errori nelle leggende il che già è sufficinete per non definirla barbarica. In esergo si intuisce P star AR e quindi potenzialemnte zecca di Arles.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 24, 2008, 06:02:10 pm
Sempre dalla "zecca" di Arles (ARLS in esergo) questo piccolo VIRTVS AVGG senza stella in alto, porte, e lettere nei campi. E' evidente che non sia un prodotto ufficiale, mi è stato riferito che se ne sono trovati presso villòeggi gallici del 330.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 24, 2008, 06:08:59 pm
ciliegina sulla torta...
VIRTVS AVGG di Costantino I ribattuto su uno IOVI CONSERVATORI di Licionio I ....mintmark non attestato per questo rovescio.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 25, 2008, 02:20:48 am
Tema intrigante, del quale non ne so nulla e mi piacerebe capirne saperne qualcosa di più...
Nikko: puoi spiegarmi per piacere perché il "VOT V di Costantino I" è "una moneta con dovrebbe mai essere stata coniata per questo imperatore, ma solo per i figli"? ed anche perché "è evidente che non sia un prodotto ufficiale questo piccolo VIRTVS AVGG senza stella in alto, porte, e lettere nei campi"? Grazie.
Le imitative di Postumo e Tetrico sono le più frequenti? o si tratta solamente di una impressione mia perché mi sono imbattuto con numerosi esempi di queste stesse? Visto che l'impero in quegli anni attraversava la peggiore crisi della sua storia, prima di quella conclusiva del V secolo,  queste imitative dei radiati degli impertatori "gallici", sono state coniate dai sostenitori di questi stessi imperatori o dai gruppi di franchi e alemanni che in quegli stessi anni attraversavano il limes e si stanziavano in Gallia?
Esiste un catalogo o uno studio specifico sulle imitative dei radiati "gallici"?
Se non esiste, non pensate che potrebbe essere interessante creare qui sul FAC un topic specifico per questa categoria di imitative e cominciare  a raccogliere documenti iconografici e di altro tipo e postarli e così, in prospettiva, costruire il "Catalogo delle imitative dei radiati degli imperatori romano-gallici da Postumo a Tetrico"? Che ve ne pare?

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 25, 2008, 02:42:01 am
Dal Forvm Ancient Coins 26 maggio 2005

Quote
Mauseus, Procurator Caesaris,Posts: 1021
Re: barbaric imitation? « Reply #4 on: May 26, 2005, 02:07:31 pm »   
These "barbaric" immitations are not from the barbaric lands, that is, those outside the Roman Empire. They are from within the Roman Empire.
Dating is difficult as they can be produced anywhere between 273 and, say, 287.
In my thesis I tentatively proposed a way of classifying hoards of these but not individual specimens as:
1. Artistic quality is dependent on the die engraver's skill, and
2. The size of the coins is goverened by the availability of metal for their production.
Regards, Mauseus 

Quote
Robert_Brenchley
What was the subject of your thesis? I imagine that they were produced by the native Britons, who would have had a Romanised Celtic culture. I think I see elements of both in this coinage.

Quote
Mauseus
le was "Aspects of the Relationship Between the Central and Gallic Empires in the Mid to Late Third Century AD". It is available as a monograph in the British Archaeological Reports International Series, No. 963 (2001).
It is an examination of, amongst other things, the changing composition of Gallic hoards and the movement of Central Empire coin into them.
There are also chapters on the bronze coinage of Postumus, Gallic Empire gold, immitations, Gallic inscriptions and a general history of the period.
"Aspects of the Relationship Between...." is available from Archaeopress (http://www.archaeopress.com/) and also from Oxbow Books/David Brown Books (http://www.oxbowbooks.com/). If you search for it on the net you'll find other suppliers. By the way I receive no royalties so I guess this doesn't count as an advert (I hope).
There's a significant amount of statistics in part of it when I analyse the hoards.
Lee Toone has a review of it on his numismatic book website (http://www.ariel2000.freeserve.co.uk/review2.htm) as well as a review of the book by fellow board member Adrianus (http://www.ariel2000.freeserve.co.uk/review1.htm).

Purtroppo, io non sono riuscito ad aprire i due link postati da Mauseus :(

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 25, 2008, 03:37:06 am
.... comunque credo che sul tema delle imitative degli imperatori gallici, questo articolo è veramente ottimo!

http://www.fredericweber.com/articles/imitations_radiees.htm

e difficilmente sarà possibile dire molto di più di quanto è stato scritto qui! Però è sempre possibile arricchire l'archivio iconografico :)

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on September 25, 2008, 04:03:23 am
Sulle "barbariche" di Tetrico e Vittorino metterei in conto che comunque vennnero emesse durante il regno degli stessi, non successivamente, penso che come nel caso dei grandi bronzi di Postumo, vi fossero zecche itineranti che provvedessero a battere moneta (di basso valore) per supplire alle necessità emergenti (pagamento soldati, approvigionamento etc.).
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 25, 2008, 05:25:26 am
Chiarisco subito quello che ho scritto stanotte ;)
Per quanto riguarda il VOT V e restando nell'ambito della famiglia di Costantino, ad oggi queste monete sono note solo per Costantino II e Crispo con la leggenda al rovescio CAESARVM NOSTRORVM e DOMINORVM NOSTRORVM CAESS quindi coniate da dei Cesari e non da un Augusto. Ho notizia di un VOT V di Costantino I della zecca di Arles il quale potrebbe essere considerato un ibrido dato che la leggenda del dritto è CONSTAN-TINVS AVG (quindi da Augusto) mentre al rovescio si legge CAESARVM NOSTRORVM (come nei Cesari); probabilmente hanno usato per il dritto un conio di Costantino I e per il rovescio quello di uno dei figli. La mia come potete vedere non corrisponde neppure a questo esemplare che ho citato in quanto la leggenda del rovescio è DN CONSTANTINI MAX AVG (almeno c'è una corrispondenda di ruoli tra dritto e rovescio :)) che non è assolutamente prevista per un VOT V. A dover di cronaca riferisco che tra le monete irregolari della zecca di Arles nel RIc si trova un VOT V di Licinio I con leggenda da Augusto (quindi come la mia) il che mi fa pensare che questi "prodotti" non sono affatto rari. Stilisticamente parlando è tutto un programma...nonostante non ci siano errori nelle leggende, lo stille delle lettere è piuttosto crudo, come del resto lo è anche quello del ritratto; per me più che di una imitazione barbarica, si tratta di un'abile falsificazione dell'epoca. Non si sono limitati ad imitare, ma anche ad inventare parte della moneta.



Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 25, 2008, 05:37:08 am
Per quanto riguarda le altre due vi posto i link a due discussioni in cui Zach del sito Beast coins mi ha spiegato esauroentemente perchè sono delle imitative;)

http://ancients.info/forums/showthread.php?t=1936
http://ancients.info/forums/showthread.php?t=1881

Trovandomi vi allego anche il link della discussione su un altra imitativa in cui si cerca di difinire la differenza tra imitazione barbarica, non ufficiale, imitativa.....

https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=47738.0
Saluti :)
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: gpittini on September 25, 2008, 03:56:09 pm
Tutte le monete postate sono molto interessanti. Sintetizzo i miei punti di vista:
-Le due postate da NIKKO (costantiniane) effettivamente non possono essere classificate come "imitazioni", ma al massimo come monete di fattura piuttosto scadente, il che è diverso; questo accadeva in certe zecche ed in certi periodi con molta frequenza.A mio avviso erano però monete assolutamente ufficiali.
-Per i Tetrici andrebbe fatto un discorso a parte. Infatti, nel loro caso c'è una sequenza assolutamente completa, con tutti i livelli, fra belle monete "classiche" e monete assolutamente barbariche, con alcune lettere giganti, figure deteriorate o appena accennate, errori anche gravi nelle legende, ecc. C'è da pensare ad una condizione quasi anarchica o anarchica nella coniazione dei bronzi, e in una forte degradazione tecnica e qualitativa delle zecche, come se il "Regno gallico" non riuscisse a mandare avanti questo settore.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 25, 2008, 04:24:22 pm
L'ho ricevuta come resto. Sì, perché il commerciuante (francese) al quale avevo acquistato un paio di monetine pagando in contanti, cioé inviandogli 15 euro in banconote, avrebbe dovuto resituirmi due euro ed io gli proposi che mi mettesse una qualche monetina modestina ma sottile ed invisibile, piuttosto che un monetone da 2 euro che può create inutili tentazioni al personale delle poste...
Ed ecco dunque il mio resto di 2 eurini.
Un bel ritratto, molto vigoroso: direi Claudio. Ma la legenda mi sembra indecifrabile... come pure incomprensibile mi pare il verso.
Il diametro? 15 mm solamente.
Ma secondo voi, di che o di chi si tratta?

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: gpittini on September 26, 2008, 05:18:30 am
Mah, io credo che questo Claudio potrevve anche esserte una moneta ufficiale; diciamo che lo stato di conservazione (e il tondello piccolo, che però in Claudio è frequente) rendono difficile il giudizio. Il R. potrebbe essere una FORTUNA AUG, con il timone. Sul D. la legenda in effetti si legge male, forse con la lente puoi decifrarla meglio, ma non è necessariamente barbarizzata.
Devo anche dire che, da quando ho scritto l'articolo, leggendo un po' ho già trovato un sacco di sottogruppi che occorrerebbe aggiungere:
1)Nel primo secolo, gli assi contromarcati dei monetieri di Augusto non sono le uniche imitazioni: ci sono altre imitazioni di Augusto, ma anche di altri imperatori, in particolare Claudio: sul quale però c'è già notevole polemica: ma sono davvero "imitazioni" o piuttosto monete della zecca di Lugudunum (o altro luogo gallico?) molto malfatte? Si tratta dell'asse con Minerva e del sesterzio "SPES AUG".
2) I cosiddetti "falsi del limes" ("Sogenannte Limesfalsa" nello splendido lavoro in 3 voll. di M.Alram e F.Schmidt-Dick, NUMISMATA CARNUNTINA, ed. OAW) non sono denari, ma bronzi di fusione, assi-dupondi-sesterzi, che iniziano abb. precocemente e cessano nel 231; pare venissero fusi in officine nei pressi degli accampamenti di Carnuntum, a causa della scarsità di monete di bronzo.
3) Esistono poi i SUBFERRATI, monete di ferro, descritti fra l'altro dagli stessi AA e rinvenuti in gran numero anche a Carnuntum.
4) Infine ci sono molti pseudo-denari, in bronzo, che riproducono i denari ufficiali o sono di dimensioni un po' più piccole. Abbondano durante tutto il regno dei Severi, ma ne ho trovati anche degli Antonini e perfino di Adriano e Traiano. Qualcuno mi sa dare bibliografia? io non ne ho trovata. Prima o poi cercherò di postarne qualcuno.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 26, 2008, 05:40:35 am
Ciao Gianfranco e grazie.
Questa monetina di Claudio mi lascia molto perplesso, perché ci sono due lettere della legenda al dritto, proprio sopra la testa, che sembrano i sovrapponersi, come se fosse ribattuta, ma nient'altro della moneta mostra traccia di ribattitura. Eppoi la legenda sempre al dritto mi sembra troppo lunga per essere Claudio. Comunque non sono neanche dell'idea che sia imitativa, come dici tu, ma non saprei dire cosa possa essere.
Per il verso, sono daccordo che si tratta della Fortvna.
Comunque per essere un resto (al posto di 2 euri) mi sta benissimo.
Nota curiosa: i commercianti che trattano anche cartamoneta moderna, sono contentissimi quando gli spedisco il pagamento cash in pesos cileni, purché lo faccia inviando banconote quasi nuove. In questo caso, avevo acquistato tre monetine (tutte imitative di Tetrico: una è quella piccolina che ho postato, la più "barbarica") che mi costavano 13 euro, e gli iviai una banconota da 10.000 pesos (cileni), che mi calcolò con un cambio molto favorevole come equivalente a 15 euro (in realtà equivale a 14): ma non sapeva come fare per il resto, e fu ben contento quando gli scrissi di aggiungerci una monetina romana, anche modestina modestina... e ci aggiunse questa!
Comunque ora provo a postarla anche sul sito nordamericano, anche per far vedere che siamo vivi! Ogni tanto faccio anche la come su lamoneta.it: posto un  link al ForvmAncient italiano ;D
Questo tema è molto bello, ma troppo grande per fare parte di un solo topic. Credo che converrebbe se tu aprissi tanti topic, quante sono le categorie da sviluppare e poi riportare ogni post di questo topic nella categoria corrispondente. Dopo di che, io potrei cancellare l'intero link. Che ne dici?
Ciao e grazie
Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 26, 2008, 09:37:50 am
Steve Minnoch (FAC Usa) da questa risposta per l'antoniniano che ho supposto essere un'imitativo di Claudio:

Quote
It is hard to be sure, but I think it is official (I am by no means certain though - If an imitation it is a good one, if official it's on the poor quality side). The mint is different to the one you found though - your coin is from Rome.

IMP C M AVR CL QVINTILLVS AVG
FORTVNA REDVX
Z in right field (officina 7)

The bust seems to be draped & cuirassed, seen by the front, which would make it Normanby 1176 (23 specimens in that hoard) = RIC 20.
The attached image has two coins from the Normanby hoard, but with different bust types, #1176 not being illustrated.
Steve

E credo che sia l'identificazione giusta: quindi non imitativo, ma radiato di Quintillo  :)

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 26, 2008, 10:14:03 am
Come fa giustamente notare l'amico americano, il confine tra imitazione barbarica di buon livello e coniazione ufficiale di pessima qualità è piuttosto labile. Per quanto riguarda le mie ancora non ho la certezza di cosa siano nonostante le abbiano viste decine di persone che si sono più o meno equamente divise tra le due ipotesi. qualcuno sa se esiste qualche modo per uscire da questo empasse con sicurezza? magari mi tocherà ostacolare il buon pierre bastien! :D..a proposito sempre qualcuno di buona volonta non avrebbe a disposizione il l lavoro di questo studioso sulle imitazioni?
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 26, 2008, 11:09:54 am
Nei trachy spesso succede la stessa cosa: il confine tra trachy legittimo e contraffazione bulgara è spesso aleatorio, almeno sino a quando la contraffazione bulgara non adotta un disegno con differenze "codificate" che la distinguono dalla coniazione dei Comneni-Angelidi. Inoltre ci sta il problema nei trachy, e penso che sia simile anche nelle imitative del III secolo, di come classificare quelli che presentano variazioni inconsuete rispetto al disegno standard. Orthodoxcoin le colloca tutte tra le imitative bulgare, io tra le regolari bizantine, e Stephan Joppich adotta una linea intermedia.  Alla fine tutti facciamo una scelta arbitraria.
Non ho idea di chi sia Pierre Bastien (che in dialetto piemontese mica suona tanto bene! ;D ), ma ho trovato molto interessante e chiaro il lavoro di Frederic Weber (28 pagg riccamente illustrate) che ho precedentemente linkato e che ho riformattato in word per renderlo più facilmente stampabile in A4: ovviamente invierò il file a chiunque me ne farà richiesta  :)
Ciao

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Nikko on September 26, 2008, 12:48:14 pm
Allego il link di una pagina del sito di Victor Clark dove sono trattate le imitazioni del IV seolo....interessante e completa è anche la bibliografia.
In ogni caso mi sto convincedo che qualsiasi studioso dica la sua, di certezze ce ne sono poche.


EDIT Scusate ecco il link: http://www.constantinethegreatcoins.com/barb2/ :D
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 26, 2008, 12:53:49 pm
.... e il link, dov'è?


... e qesto Claudio e questo Gallieno? Imitativi o regolari? inclinerei di più verso la seconda risposta: due radiati regolari mooooolto modetini ;D

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on September 26, 2008, 04:28:42 pm
Emissioni "regolari" ... quelle barbariche sono molto più stilizzate.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 26, 2008, 04:38:26 pm
Sono d'accordo con te, amico Postumus: queste due monetine facevano parte di un lotticino di 3, dove la terza era veramente bella! Il dubbio che potessero essere imitative mi è venuto leggendo l'articolo molto bello di Frédéric Weber, dove classifica le imitatove e descrive il "Groupe I: 
Dessin proche ou relativement proche des originaux aussi bien à l'avers qu'au revers, légendes généralement intelligible avec des lettres bien formées", nel quale vi sono esempi simili a questi due radiati...

Comunque il tema delle imitative del III secolo, soprattutto riferite al mondo gallico, è poco tratatto dal FAC Usa e quindi potrebbe diventare un tema specifico da sviluppare nela FAC italiano e così fare sinergia senza sovrapposizioni, oltre ad essere un tema molto affascinante, e di questo dobbiamo ringraziare Gianfranco...

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on September 27, 2008, 04:50:42 am
Il problema è che le monete soprattutto di Gallieno e Claudio II sono povere sia nel metallo che nello stile ... quindi paiono barbariche anche se non lo sono.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: perporius on September 27, 2008, 11:09:20 am
Bibliografia per chi desidera approfondire l’argomento:

- Picozzi V. La monetazione imperiale romana, Roma 1966.
- Adelson e Kustas, “A bronze hoard of the period of Leo I”, ANS, Museum notes, IX, 1960.
- Le Gentilhomme P., Le monnayage et la circulation..”, R.N., 5,7,1943.
- Sutherland C.H.V., «Minimi, Radiate and diademed: their place in Roman and post-Roman currency», in volume con altri contributi, Biblioteca Numismatica S.I.N. di Via Orti 3, E/3, 6.
- R. Martini, Monete romane imperiali contromarcate in bronzo dell’area delle province della Mesia e della Thracia, I secolo d.C., Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, Voll. 1° e 2°, anni 2002-2003.
- Articoli di Vittorio Crespi, “La svalutazione delle monete divisionali nel sistema monetario introdotto da Diocleziano”, in Monete Antiche, N°.19 del genn. 2005 e N° 27 del maggio 2006), con amplissima bibliografia.
- P. Grierson: Late Roman Coins.
- RIC vol. X, in particolare: Pseudo-imperial coins: Galli, Spanish, African. Anche però i Visigoths, Franks, Suevi…
- Callegher: studi su ritrovamenti effettuati a TN, in: Archeologia delle Alpi, n.4. Materiali per la storia urbana di Tridentum. II. Ritrovamenti monetali, a cura di E.Cavada e G.Gorini.
- Kent: vedi riassunto nel X vol. RIC  ed integrazioni  successive..
- J.P.Callu e J.P. Garnier: Minimi constantiniens trouvès à Reims, Append. II, Corpus des Imitations, N.A.C. 6  (1977) p.300.
- Bull. de la Soc. Française de Numismatique, 37°, n.10, dec. 1982: Table Ronde de la SFN sur les monnayages d’imitation dans l’empire romain.
- P.Bastien, Imitations of Roman Bronze Coins, ANSMN, 30 (1985)
- M.Pfisterer, H.Winter, Eine Sammlung barbarisierter spaetroemischer Muenzen aus Carnuntum, in M.O.N.G., 41, 2001, n.2
- G. Pittini: Due imitazioni barbariche di bronzi costantiniani, Comunicazione n° 50 della S.N.I., vedi anche la bibliografia.



Molto interessante !

Una domanda : per quanto riguarda il periodo precedente a quello trattato, e quindi per quanto riguarda le imitazioni di monete romane repubblicane, esistono riferimenti analoghi ? grazie
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: gpittini on September 27, 2008, 03:01:14 pm
Le imitazioni repubblicane le ho studiate poco, per ora. Fra i bronzi, esistono sicuramente monete repubblicane, probabilmente coniate in Spagna, con errori nelle legende (es. lettere rovesciate). Quanto ai denari, occorre dire che una parte degli AA americani e anglosassoni considera "imitazioni" tutti i suberati. Comunque posso segnalarti questi siti:
http://esty.ancients.info/imit/
Phil Davis: Imitationsof Roman Republican denarii
Aaron Emigh: ancient fourrées
Aaron Emigh: Brokage fourrées.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 27, 2008, 03:53:33 pm
Ciao Gianfranco: hai il libro di Grierson "Late Roman Coins" ?

Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on September 27, 2008, 04:02:15 pm
Io potreiaggiungere che il buon Traiano, nostro predecessore, collezionava monete e far ribattere parcchi denari repubblicani ... qualcuno sa come si può fare a riconoscerli?
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: gpittini on September 29, 2008, 09:13:16 am
"late Roman Coins" di Grierson è presso la biblioteca della S.N.I., per ora non l'ho veramente letto, ma solo sfogliato. E' molto interessante?   Per quanto riguarda Traiano, quel che io so è che ha emesso un certo numero di monete di restituzione, e con questa "scusa" ha rastrellato tutti i denari repubblicani possibili (e anche gli imperiali a lui precedenti) per emettere i propri in gran misura. Non so però se i tondelli siano stati solo scaldati e riconiati (e in questo caso alcune delle monete di origine sarebbero riconoscibili); credo piuttosto che abbiano fuso il tutto e creato nuovi tondelli, guadagnando anche un po' sul titolo dell'argento.
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on September 29, 2008, 09:23:57 am
La biblioteca della SNI si trova a Milano o a Roma. E' possibile farne una fotocopia? Tra 10 giorni me ne torno in Chiloé, e là di biblioteche numismatiche proprio non ce ne stannno :) ...
Ciao,
Antvwala
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: perporius on September 29, 2008, 04:11:54 pm
Questo potrebbe, forse (correggetemi se sbaglio), essere un'imitazione barbarica di un semis repubblicano. Un semis di tipo 'leggero', del tipo, credo Crawford 339/2 (peso medio 6.5 gr.)

La moneta e' molto consumata e sottile, misura circa 16mm per 1,6 gr. di peso.

Ecco un paio di imitazioni di semis che ho trovato :

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=18761&AucID=18&Lot=448

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=144865&AucID=174&Lot=520

ed uno autentico, anche se 'pesante' :

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=207556&AucID=283&Lot=890
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on September 29, 2008, 06:23:37 pm
A me pare una moneta iberica ...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: perporius on October 01, 2008, 03:05:52 am
Questo potrebbe, forse (correggetemi se sbaglio), essere un'imitazione barbarica di un semis repubblicano...

Grazie ad alcune persone del forum ho avuto una conferma dell'identificazione della moneta
(la cui provenienza comunque e' proprio spagnola) :

https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=48200.0

Tra l'altro e' stato segnalato un interessante link sulle imitazioni:


http://esty.ancients.info/imit/
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: antvwala on October 01, 2008, 03:30:56 am
Grazie per il bel link, Perporius, dove ho ritrovato l'asse di Claudio già precedentemente postato, con la conferma che si tratta di una imitativa britannica...
Title: Re: IMITAZIONI BARBARICHE DI MONETE ROMANE di Gianfranco Pittini
Post by: Postumus on October 01, 2008, 03:48:31 am
Interessante queta ultima ... non avevo mai visto una barbarica con volto a sn.